OLEIFICIO CONTESO TRA COMUNITÀ MONTANA LEPINI E COOP DI SONNINO: RISOLTO IL CONTRATTO

FOTO D'ARCHIVIO
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La XIII Comunità Montana Lepini – Ausoni ha visto l’esito positivo dal Tribunale di Latina per il contenzioso con una cooperativa di Sonnino

LA NOTA DELLA COMUNITÀ MONTANA – “Nei giorni scorsi la XIII Comunità Montana Lepini – Ausoni, con grande soddisfazione, ha accolto la decisione del Tribunale di Latina che all’esito della Camera di Consiglio del 10 novembre il Giudice Monocratico Valentina Giasi ha emesso la sentenza con la quale è stata dichiarata la risoluzione del contratto con la Cooperativa Santina Delle Fate di Sonnino.

Una battaglia giudiziaria iniziata da diverso tempo a causa del comportamento della Cooperativa, che da diversi anni non provvedeva a rispettare gli accordi contrattuali accumulando un arretrato per canoni non pagati di oltre 100.000,00 euro, rifiutandosi di riconsegnare la struttura e adducendo motivazioni, rivelatesi infondate e poste in essere al solo scopo di trattenere il più possibile l’uso dell’Oleificio senza pagarne l’affitto, con gravi ripercussioni economiche per l’Ente montano.

L’attento esame dei motivi difensivi e della documentazione prodotta in giudizio dalla XIII Comunità Montana, rappresentata dall’avvocato Dina Carpentieri, ha indotto il Tribunale a ritenere che l’inadempimento della Cooperativa Santina Delle Fate, consistente nella integrale sospensione del pagamento del canone sin dall’anno 2012, debba valutarsi come grave ex artt. 1587, 1455 c.c. integrante, pertanto una legittima causa di risoluzione del contratto con la Cooperativa.

Da quanto stabilisce la sentenza, la Cooperativa Santina delle Fate non potrà continuare ad utilizzare la struttura di proprietà dell’Ente, e dovrà anzi predisporre il rilascio immediato della stessa ed al pagamento delle spese processuali.

Il Commissario Straordinario Liquidatore della XIII Comunità Montana, Onorato Nardacci, alla luce della sentenza esterna perplessità per le modalità con le quali la Cooperativa ha gestito la struttura, bene pubblico comunitario, che sarebbe potuto diventare un vero e proprio volano per la produzione dell’olio di eccellenza con implementazione occupazionale e potenziamento positivo per il territorio.

Nonostante la soddisfazione per la conclusione di questa battaglia legale – commenta Nardacci – resta l’amaro in bocca per la perdita dei posti di lavoro legati all’oleificio che sicuramente metteranno in ulteriore difficoltà parecchie famiglie. Come Comunità Montana abbiamo provato fino alla fine a trovare una risoluzione più morbida per tenere attivo il sito e per salvaguardare i lavoratori, ma come noto non è stato possibile. La sfida più grande che adesso ci attende è quella di far ripartire la struttura il più presto possibile, creando nuovi posti di lavoro e facendo il possibile affinché l’olio prodotto in quel territorio torni e resti un’eccellenza”.

Lo ha reso noto con un comunicato stampa diffuso nella giornata di ieri, lunedì 16 novembre, la XIII Comunità Montana Lepini – Ausoni.

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