NUOVO SEQUESTRO MILIONARIO PER L’IMPRENDITORE DEFINITO “SOCIALMENTE PERICOLOSO”

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica capitolina, hanno eseguito il provvedimento del Tribunale Penale – Sezione Misure Prevenzione, con cui è stato disposto il sequestro dei beni del valore di oltre 47 milioni di euro riconducibili all’imprenditore romano, Gabriele De Bono considerato socialmente pericoloso per i numerosi precedenti giudiziari a suo carico.

Lo stesso, dal 2005, risulta gravemente indiziato in relazione ai reati di associazione a delinquere finalizzata all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio, trasferimento fraudolento di beni e bancarotta fraudolenta per i quali, in uno dei procedimenti, è stato sottoposto a misura cautelare in carcere.

Le investigazioni, condotte dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economica–Finanziaria di Roma, hanno consentito di qualificare il destinatario della misura quale soggetto abitualmente dedito a traffici delittuosi, da cui traeva risorse economiche utili a sostenere un tenore di vita sproporzionato rispetto ad una inesistente capacità reddituale, connotata dall’assenza di dichiarazioni fiscali presentate nell’ultimo decennio. Più in particolare, mirati approfondimenti hanno permesso di ricondurre al medesimo la gestione e la titolarità di fatto, in forma diretta o indiretta, di una galassia societaria ovvero di entità giuridiche di diritto estero, aventi sede anche in paradisi fiscali, intestate formalmente a prestanome.

Con il provvedimento, la Sezione Misure Prevenzione del Tribunale di Roma ha disposto il sequestro di unità immobiliari (fabbricati, terreni), site nei comuni di Roma, Bracciano, Formello, Monte Argentario, Olbia e Torgiano, autoveicoli e motoveicoli d’epoca, imbarcazioni, rapporti bancari/postali/assicurativi/azioni e preziosi (orologi di valore, gioielli, ecc.), per un valore di stima di oltre 47 milioni di euro.

Tra i beni aggrediti spiccano, per importanza, una storica imbarcazione a vela monoalbero – il più grande cutter aurico del mondo – risalente al 1920, della lunghezza di metri 46,60, una villa con piscina nel rinomato quartiere romano dell’Olgiata, auto storiche, tra cui Rolls Royce, Bentley e Ferrari. La maggior parte dei beni sono già stati sottoposti a sequestro preventivo nell’ambito della vicenda penale che ha portato all’arresto in custodia cautelare del soggetto proposto.

Proprio ad agosto del 2020, un equipaggio composto da militari del comparto navale della Guardia di Finanza aveva condotto a Gaeta dalla Tunisia lo yacht da regata “Lulworth”, il più grande cutter aurico del mondo – lungo 46 metri, con un albero di 52 metri e una superficie velica di oltre 1.300 mq – varato nel 1920. Lo yacht era stato sequestrato a Gabriele De Bono. Il natante, del valore di oltre 10 milioni di euro, era compreso tra i beni oggetto di un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del locale Tribunale nel febbraio 2017.

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