NUOVO POLO SCOLASTICO A ITRI, PRESENTATA INTERROGAZIONE REGIONALE

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Osvaldo Agresti
Osvaldo Agresti consigliere M5S

A Itri il nuovo polo scolastico, la cui realizzazione è stata posta ai raggi X dai consiglieri di opposizione Osvaldo Agresti e Giuseppe De Santis, finisce in un’interrogazione regionale

Considerate le numerose sollecitazioni di cittadini preoccupati a seguito degli eventi calamitosi verificatisi nel novembre 2021, che hanno portato all’evacuazione di 78 nuclei famigliari, danni per venticinque milioni di euro nonché la dichiarazione di stato di calamità da parte del Presidente della Regione, ci è sembrato opportuno fugare ogni dubbio presente e futuro chiedendo lumi in merito alla realizzazione del nuovo polo scolastico in località Rivoli a Itri”.

Gaia Pernarella
Gaia Pernarella

Così Gaia Pernarella, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, in merito alla presentazione di un’interrogazione, con richiesta di risposta scritta, indirizzata alla Giunta regionale.

“Quello che ci preme in particolare conoscere – spiega la Consigliera 5 Stelle – è se la variante di salvaguardia del piano regolatore approvata dal Comune di Itri sia coerente con la presenza del pericolo di inondazione e se ai fini dell’ammissione del progetto presentato dal Comune per la realizzazione del nuovo polo scolastico, sia stato verificato che il fabbricato non ricada all’interno delle fasce di rispetto per il pericolo di inondazione e nella fascia di rispetto di non edificazione per la presenza di strade extraurbane. Realizzare un nuovo polo scolastico è sempre una buona cosa, perché dota la comunità di strutture all’avanguardia che favoriscono la crescita dei giovani cittadini, ma quanto accaduto a Itri solo pochi mesi fa è stata una grave ferita nel tessuto sociale e cittadino”.

“Troppo grande per non compiere ulteriori approfondimenti, anche in considerazione del fatto che l’area dove edificare il nuovo polo scolastico, individuata fra la Strada Regionale 82 e le sponde del fosso Rio d’Itri la cui sezione “è generalmente insufficiente al transito delle piene”, sarebbe stata scelta precedentemente all’entrata in vigore delle norme tecniche collegate al Piano di Assetto Idrogeologico regionale”.

“Ci aspettiamo – conclude Pernarella – una assunzione di responsabilità da tutti gli Enti coinvolti nel procedimento amministrativo”.

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