ABC: “Un modello inefficiente. Servono chiarezza, trasparenza e verità per non far pagare ai cittadini l’ennesima scommessa sbagliata”
“Oggi siamo chiamati a esprimerci su una delibera che incide direttamente sulla qualità della vita dei nostri concittadini: la pulizia della città, il decoro urbano, l’efficienza del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La scelta di costituire un’azienda speciale fu un errore ideologico e burocratico che ha prodotto inefficienze e aggravi per il Comune”.
Ha esordito così la consigliera del Gruppo Misto Daniela Fiore, intervenendo nel corso del Consiglio comunale odierno, dedicato nella prima parte alla revisione del progetto di ABC, già approvato in commissione a maggioranza risicata.
“Latina – ha sottolineato Fiore – è l’unico Comune tra 100 e 150 mila abitanti ad aver optato per questo modello, mentre tutte le altre città simili si affidano a società in house o operatori selezionati tramite gara. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: costi elevati e un servizio insoddisfacente”.
La consigliera ha riconosciuto che la maggioranza oggi tenta di rimettere mano al progetto, «ma lo fa – ha rimarcato – dopo quasi tre anni di mandato, con un anno intero perso tra studi e rinvii. Si tenta di riorganizzare il servizio puntando su un nuovo piano industriale che prevede l’acquisto di nuovi mezzi, l’estensione del porta a porta condominiale, il rafforzamento dello spazzamento stradale e del lavaggio, l’innalzamento della raccolta differenziata. Una svolta coraggiosa? Non saprei. Mi sembra piuttosto da ultima spiaggia. Il nuovo piano industriale comporta un aumento dei costi fino a 20,5 milioni di euro l’anno, a fronte di risparmi ipotetici legati al miglioramento della raccolta differenziata. L’aumento è certo, i risparmi no» ha osservato la consigliera.
Nel suo intervento Fiore ha evidenziato anche i limiti gestionali e occupazionali dell’azienda: “Non è solo una questione di numeri o di personale, ma di efficienza e organizzazione. Servono controlli veri, indicatori di performance, trasparenza e responsabilità”.
“Latina – ha ricordato ancora Fiore – ha una delle Tari più alte d’Italia: 432 euro l’anno contro una media nazionale di 329, a fronte di una raccolta differenziata ferma al 44% e di un degrado urbano evidente e desolante. La fiducia dei cittadini è giustamente logorata. Da anni si promettono rivoluzioni che non arrivano: non possiamo permetterci altri errori”.
In chiusura, la consigliera ha spiegato di voler attendere chiarimenti prima di esprimere il proprio voto: “La mia posizione oggi è di valutazione attenta, ma sospesa. Voglio capire come l’assessore intende garantire gli obiettivi annunciati e quali siano le reali convergenze nella maggioranza, finora divisa sul tema di ABC. Sono necessarie risposte chiare su quali sono i margini reali di abbattimento dei costi, che livello di controllo avrà il Comune sul nuovo assetto, come sarà misurata la performance dell’azienda, come saranno garantiti i cittadini che pagano una delle Tari più alte del Paese. La proposta in discussione può anche essere l’unica strada rimasta, ma se è così dobbiamo dirlo con chiarezza e mettere sempre al centro della scelta la tutela dell’interesse pubblico e della cittadinanza».«Vogliamo una città pulita, vivibile ed europea – ha concluso Fiore – ma vogliamo anche serietà, realismo e verità. I cittadini non devono essere lasciati soli a pagare l’ennesima scommessa sbagliata”.
