NUOVO OSPEDALE DI LATINA, AZIONE: “ATTUARE IL PROGETTO”

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Giuseppe Potente
Giuseppe Potente

Azione interviene sul Nuovo Ospedale a Latina: “Un progetto da riprendere ed attuare”

La nuova organizzazione della sanità territoriale (decreto DM71, e fondi europei PNRR) prevede l’istituzione di centrali operative territoriali (CoT), che smisteranno i pazienti ricoverati in Ospedale, non più in condizioni cliniche critiche, verso gli Ospedali di Comunità (a gestione infermieristica), verso le RSA, gli Hospice o verso il proprio domicilio, a seconda dei casi.

“Un passo avanti condivisibile nella gestione dei pazienti – spiega l’esponente di “Azione” Giuseppe Potente, responsabile “sanità” per il partito locale di Calenda – che consentirà anche di liberare più velocemente posti letto ospedalieri per le emergenze. In realtà però l’Italia è tra gli ultimi posti in Europa per posti letto/abitanti cioè 314 posti letto per cento mila abitanti, contro i 500 posti letto della media europea; negli ultimi 20 anni sono stati dismessi in tutto il territorio nazionale 300 Ospedali, cioè 80.000 posti letti in meno”.

“Tale criticità spiega anche il sovraffollamento dei pronto soccorso, dove i pazienti stazionano per giorni in attesa di accedere ai reparti di degenza. Considerando questo scenario, che nel nostro territorio vede un esempio tipico, è necessario per la città di Latina riprendere il progetto del nuovo Ospedale di Borgo Piave, aggiuntivo e non sostitutivo del Goretti; il territorio deve essere potenziato, ma parimenti si tenga presente che sarà sempre l’Ospedale il luogo dove il ricovero del paziente consentirà la diagnosi e la cura della patologia di cui è affetto e che senza adeguare il numero di posti letto, anche il pronto soccorso non potrà evitare il sovraffollamento e le lunghe file di chi vi accede”.

“Il secondo Ospedale a Latina è stato finanziato dalla Regione Lazio. Non perdiamo tempo prezioso quindi per la sua realizzazione”, conclude Potente.

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