I Consiglieri Comunali di Gaeta Emiliano Scinicariello (Partito Democratico), Franco De Angelis (Insieme con Silvio D’Amante) e Sabina Mitrano (Gaeta Comunità di Valore) intervengono dopo l’assise dello scorso 24 agosto
“Il Consiglio Comunale di sabato scorso è destinato a far discutere ancora per molto, e noi, in qualità di Consiglieri Comunali di opposizione, non possiamo esimerci dal fare una nostra riflessione pubblica su quanto accaduto. Era scontato che due degli argomenti portati all’ordine del giorno si prestassero a generare polemiche e anche qualche frizione nella maggioranza, ma mai avremmo immaginato di assistere ad un vero e proprio showdown su almeno uno dei due argomenti “caldi”.
L’attenzione maggiore era inevitabilmente posta sull’approvazione di 5 progetti presentati da altrettante società richiedenti una concessione demaniale su demanio marittimo. Fin da subito come opposizione non abbiamo accettato il metodo adottato dall’amministrazione Leccese, eravamo e siamo ancora per la gara pubblica, in piena trasparenza e con partecipazione dei cittadini, delle forze datoriali e sindacali, dei tecnici; una procedura di gara con cui valorizzare la “risorsa mare” sia dal punto di vista turistico sia da quello ambientale, con cui dare dignità, sicurezza e certezze a chi lavora nel settore, con cui armonizzare un intero settore ed un’importante parte di territorio per i prossimi venti anni.
Invece l’amministrazione Leccese ha accettato, senza che vi fosse alcuna iniziativa pubblica, l’iniziativa privata che si è concretizzata nella presentazione di 5 project financing, presentati tutti contestualmente e gran parte di questi con professionisti – ingegneri o revisori – in comune. Ecco, per essere una libera iniziativa privata, le tante, troppe coincidenze fanno immaginare qualcosa di simile ad una “intesa restrittiva della concorrenza”, che per definizione si concretizza quando le imprese, invece di competere tra loro, si accordano al fine di coordinare i propri comportamenti sul mercato, violando la normativa sulla concorrenza. Sulla questione, siamo certi, sarà il caso di tornarci su. L’intero iter amministrativo dunque, dalla presentazione dei progetti fino alla votazione degli stessi, ha palesato molti dubbi in noi consiglieri di opposizione, sia per il metodo – come abbiamo più volte ribadito – sia nel merito dei progetti presentati. Semplicemente risibili, tanto per fare un esempio, alcuni business plan, addirittura offensivi per la Città e per i cittadini.
Pertanto abbiamo deciso di intervenire unitariamente, leggendo un documento poi lasciato agli atti del Consiglio Comunale, dichiarando di abbandonare l’aula al momento del voto.
Nonostante l’argomento “concessioni balneari” fosse molto sentito dalla Città, è stato addirittura più acceso quello sulla variante urbanistica per la RSA in località Calegna, nella discussione del quale, alle “scontate” ed ampiamente annunciate prese di posizione dei Consiglieri di opposizione presenti in aula, Scinicariello e De Angelis, si è unito un vibrante intervento del Consigliere di maggioranza Massimo Magliozzi, il quale non ha risparmiato davvero nessuno, dal Segretario Generale ai Dirigenti, dal Sindaco al Presidente del Consiglio, che ci è parso essere il bersaglio preferito, fino ai colleghi consiglieri di maggioranza, addirittura definiti “camerieri” (evidentemente, secondo Magliozzi, al servizio di qualcuno).
Il Consigliere Magliozzi, nel descrivere l’iter amministrativo ed istruttorio della pratica in oggetto, oltre ad evidenziare le carenze che la stessa minoranza ha sottolineato, ha addirittura parlato esplicitamente di “intrallazzi”, di “avvisi di garanzia” e di “indagini” che tra un anno, a suo dire, potrebbero mandare “tutti a casa”.
Noi dell’opposizione siamo da sempre accusati dalla maggioranza Mitrano-Leccese di assumere toni minacciosi e addirittura di atteggiamento “camorristico” (da Leccese in campagna elettorale) e “terroristico” (dall’Assessore Luca Gallinaro in un recente Consiglio Comunale), per il solo fatto di segnalare anomalie negli atti amministrativi, documentandole sempre, e chiedendo dapprima spiegazioni e ravvedimenti in sede politica, poi ove necessario denunciando a chi di competenza. Siamo curiosi adesso di capire cosa ne pensino il Sindaco, il Presidente del Consiglio e la maggioranza tutta dell’intervento di Magliozzi, e se esprimano lo stesso sdegno e gli stessi termini riservati a noi dell’opposizione. Siamo curiosi di capire se il Segretario Generale abbia ravvisato nelle parole di Magliozzi elementi da segnalare ad altri organi o se, magari, questi ultimi stiano già provvedendo a prescindere da eventuali segnalazioni.
Insomma, da questo Consiglio Comunale l’Amministrazione Leccese esce con una maggioranza spaccata e, supponiamo, anche un po’ preoccupata per le conseguenze dei voti espressi, un assetto dirigenziale dell’ente messo pesantemente sotto accusa, un provvedimento sui balneari suscettibile di ricorsi e conseguenti ricadute erariali, una variante urbanistica che – per tutto quanto dichiarato in Consiglio – non può non essere attenzionata altrove. Insomma, un capolavoro masochistico di “non politica”. Chapeau a Leccese ed al suo 65%”.
Così, in una nota, i Consiglieri Comunali di opposizione, Emiliano Scinicariello, Franco De Angelis e Sabina Mitrano.