Un’altra esplosione in Via Guida Rossa a Latina: stavolta, davanti alle case popolari delle “Arlecchino, a farne le spese è una Smart
Ore 2.20, Latina. I social già battono la notizia di una bomba. Sarebbe la terza nel giro di una settimana. E così è: una bomba carta deflagra appoggiata su una Smat Fortwo parcheggiata di fronte al alla scala, in Via Guida Rossa, dove, domenica mattina scorsa, 7 settembre, all’alba, è esploso un altro ordigno che ha frantumato l’androne del palazzo, a cui è seguita nel giro di 24 ore la risposta andata a segno in Via Darsena contro la casa di un vecchio personaggio della malavita latinense.
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È la guerra per lo spaccio delle Arlecchino che fa ancora rumore. In questo caso la bomba dilania l’auto di una donna sessantenne, fuori dai giri criminali. Tuttavia, è chiaro che la zona è la stessa dell’ordigno domenicale e il particolare banalmente rimanda al proseguo della disputa strisciante a botte di gesti intimidatori, auto incendiate, pallottole vaganti. La contesa è per lo spaccio di droga, il mercato più remunerativo del crimine pontino.
Sul posto, in via Guida Rossa, stanotte, si sono recati i Carabinieri della Compagnia di Latina che, da tempo, con le altre forze dell’ordine, monitorano la piazza di spaccio delle Arlecchino. Una zona i cui gestori della droga, giovani ed emergenti, e recentemente rinviati a giudizio dal Tribunale di Latina per una non ingente quantità di sostanza stupefacente, hanno guadagnato punti nel racket criminale in ragione di arresti eccellenti di personaggi che dello spaccio hanno fatto il loro “core business”: come i De Rosa, i Di Silvio, i Travali e i latinensi affiliati al gruppo fondano di Del Vecchio. Un vuoto enorme colmato da personaggi che stanno facendo i soldi con la solita cocaina e il crack.
L’ordigno è stato posizionato nella parte anteriore, tanto da dilaniare l’autovettura. Difficile capire a chi fosse indirizzato il messaggio. È da escludere che lo fosse nei confronti della donna di 65 anni la quale, come detto, è estranea a dinamiche criminali. Una esplosione che è stata udita, così come le precedenti, in diverse zone della città, stavolta più centrali. Fortunatamente non ci sono altri danni a persone e altre autovetture. A intervenire per sedare l’incendio provocato dalla esplosione sono stati i Vigili del Fuoco che hanno messo in sicurezza l’area. Al lavoro, immediatamente, i militari dell’Arma che hanno raccolto tutte le tracce utili lasciate dalla bomba carta, ispezionando i luoghi, oltreché ad ascoltare i residenti. Sembra impossibile, ma in questa zona non c’è videosorveglianza e sarebbe utile averla, anche come deterrente.
Che sia collegato o meno questo episodio agli altri due e ai precedenti di maggio (bomba militare in Corso Matteotti e ordigno esploso contro la casa privata di uomo a Santa Fecitola) appare ovvio. È altrettanto evidente però che l’ansia di questi giorni si è arricchita di un nuovo motivo di tensione. E sui social, ormai, è psicosi: ogni rumore è una bomba, ogni scoppio un attentato. A presidiare l’area, stamani, nella zona delle Arlecchino due pattuglie della Polizia di Stato.