Latina Capitale della Cultura 2026, la candidatura stroncata dalla Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo (Fiavet)
“Ho assistito alla presentazione della candidatura di Latina a Capitale della Cultura 2026, nella sala Spadolini del ministero della cultura. Sono allibito. È stata descritta una Latina che non esiste, senza nessuna visione e, soprattutto, con alcune verità che sono emerse veramente umilianti.
Latina non ha posti letto per i turisti, nonostante gli 8 alberghi a 4 stelle del tutto inventati dalla relatrice, e i 10 B&B che apparivano ridicoli rispetto alla ricettività prevista di migliaia di turisti per la capitale della cultura. Ho appreso, durante l’audizione, che a Latina i giovani “vanno via” , la Governance di un progetto “si farà”, “Latina non è una città turistica”, e mi è venuto spontaneo pensare, allora perché avete candidato la seconda città del Lazio a fare questa figura?
A cosa serve questa candidatura se non siamo pronti? Perché chi fa turismo vero, quel poco che c’è a Latina, non è stato mai coinvolto? Spiace constatare l’imbarazzo di una presentazione troncata dalla commissione, e la palese difficoltà di rispondere alle legittime domande dei singoli componenti. Imperdonabile l’accostamento della Torre Civica di Latina alla Torre Pontina, si è completamente svilita la valenza architettonica e storica del nucleo di fondazione.
Nulla sulla marina se non un richiamo a futuri cambi di destinazione d’uso dalle tempistiche e modalità assolutamente non quantificabili e non condivise. Nulla su ciò che è vero turismo, ovvero ricettività , offerta culturale vera, eventi, budget dedicati. Nulla. Un “si farà” , “siamo belli” , “siamo i primi”, siamo “rurali”. Una Latina che non c’è più da 20 anni sui 90 che abbiamo alle spalle è andata di scena a Roma, in modo raffazzonato senza nessuna spiegazione del progetto di candidatura.
La FIAVET (Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo) è l’Associazione di categoria per antonomasia delle Agenzie di Viaggio e più in generale delle imprese del turismo, e con la responsabilità che mi compete come Delegato Provinciale auguro che pagine così negative per il turismo di Latina non vengano più scritte. Serve professionalità, ammesso che ci sia, la buona volontà da sola non basta a creare opportunità vere di sviluppo economico in questo settore”.
Così, in una nota, Cesare Altobelli, delegato provinciale di Fiavet Lazio.