“Il parere dell’Anac sull’inconferibilità dell’incarico a Lorenzo Palmerini come membro e presidente del Cda dell’azienda speciale Abc rischia di aprire una voragine, portando con sé la nullità di tutti gli atti prodotti dal Consiglio d’amministrazione e conseguenti sanzioni che potrebbero riguardare l’amministrazione.
L’effetto sarebbe quello di bloccare ulteriormente l’attività amministrativa e operativa di Abc”. Così Latina Bene Comune, per voce dei consiglieri comunali e della segreteria, commenta la pronuncia dell’Autorità nazionale anticorruzione sul caso Palmerini, sollevato proprio dal movimento all’indomani della nomina, avvenuta a novembre 2023.
Come sottolineato dall’ex sindaco Damiano Coletta, nel corso di un intervento in Consiglio comunale, “potrebbero essere dichiarati nulli tutti gli atti firmati dal Cda sotto la presidenza Palmerini e non solo quelli, con possibili conseguenze negative su tutta l’attività amministrativa”. “Gli effetti negativi di questa scelta li pagano poi i cittadini ed è un rischio che la città non può permettersi – sottolineano i consiglieri – Tari alle stelle, fiscalità caricata solo su chi paga la Tari e non sul bilancio generale e quindi su tutti i cittadini. È di fatto la visione politica di questa maggioranza : premiare i furbi e vessare gli onesti. Aggiungiamo che sono stati congelati 6 milioni di euro da parte dell’Arera che potrebbero essere restituiti ai cittadini per effetto dell’aumento ingiustificato della Tari.
Una gestione completamente confusionaria e ferma al 2022. Intanto la città è sporca, la quantità di raccolta indifferenziata aumenta e aumenta di conseguenza il suo costo di smaltimento che l’amministrazione paga a Rida Ambiente, passato da 4 milioni di euro del 2022, con l’inizio del porta a porta, a circa 7 milioni del 2024”. “La politica delle non scelte avallata anche dal management di Abc porta oggi questi risultati – commenta anche il capogruppo di Lbc, Dario Bellini – L’aumento della quota di rifiuti indifferenziati si profila come il cortocircuito preannunciato e temuto dal nostro gruppo politico quando a più riprese abbiamo segnalato quel conflitto d’interessi”.
“Possiamo definitivamente sancire il fallimento dell’attuale amministrazione rispetto alla gestione dei rifiuti, una maledizione di tutte le amministrazioni di centrodestra di questa città – sottolinea la segretaria del movimento, Elettra Ortu La Barbera – Accadde così anche nel 2015 con il fallimento della Latina Ambiente. La leggerezza di queste decisioni peserà ora direttamente sui cittadini. L’incompatibilità del presidente Palmerini era un caso sollevato da Lbc sin dall’inizio, senza nessuna questione personale ma solo sulla base di evidenze oggettive. E sin dall’inizio si erano delineate precise responsabilità: o il suo curriculum non era stato letto, oppure la sindaca era ben conscia dei suoi incarichi, precedenti e attuali, e non li ha considerati”.
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