“Ho interrogato il Sindaco, ieri in Consiglio Comunale, sulla nomina del nuovo amministratore della
Formia Rifiuti zero”
“Devo sottolineare – spiega la consigliera comunale di “Guardare Oltre”, Imma Arnone -, ancora una volta, le evidenti criticità che si sono evidenziate sia nelle modalità della nomina quanto nei problemi di gestione emersi.
MANCATA TRASPARENZA NELLA SELEZIONE DELL’AMMINISTRATORE UNICO
pur avendo fatto richieste di accesso agli atti al dirigente competente, al sindaco e alla segreteria
comunale, ad oggi ancora non si conosce il numero di persone che hanno partecipato, se non
all’intero processo selettivo almeno alla parte finale del colloquio con il sindaco Taddeo.
non conosciamo inoltre quali siano state le tabelle di valutazione oggettiva dei singoli profili, tutto il percorso è avvolto da una certa nebulosità.
IL PROFILO SCELTO
Il dott. Rizzo solo lo scorso anno ha concluso un lungo contenzioso contro la FRZ presso il
Tribunale di Cassino dopo essere stato allontanato dal suo incarico da Direttore dell’Azienda
durante la gestione Bernardini. Inoltre il vecchio amministratore unico Raphael Rossi, nella relazione scritta del dicembre 2019 lo bocciava dopo il periodo di prova come direttore generale scrivendo “non riesce a rispettare le scadenze e a lavorare con metodo (…) ha chiesto di affidare una consulenza a persona di sua fiducia per la verifica degli adempimenti (…) criticità con i colleghi totalmente insoddisfatti sfociati in diverse occasioni in conflitti aperti”.
Non conoscendo gli altri nominativi non possiamo dire se ci fosse di meglio, ma neanche negarlo a priori.
I PROBLEMI DI GESTIONE DELLA FRZ
Ho segnalato già mesi fa alcuni problemi di gestione ora venuti nuovamente a galla:
se da una parte non possiamo che dirci soddisfatti della promessa fatta ieri in consiglio comunale
dal sindaco Taddeo che entro il prossimo Maggio si conferirà la proroga per altri 9 anni del servizio alla società municipalizzata, dall’altra esprimiamo preoccupazione per le unità di personale venute meno alla FRZ e ritornate al Comune. La loro sostituzione con nuovi assunzioni comporterà un aggravio di costi per l’azienda che cadrà inevitabilmente sulla tassa che paghiamo noi cittadini. Per quanto riguarda il progetto “Isole ecologiche” come preventivato a suo tempo si sono velocemente ridotte a scatole di latta maleodoranti difficilmente gestibili, alla luce di quanto sta accadendo chiedo all’assessore Zangrillo che ha anticipato in commissione l’idea di creare mini-isole ecologiche nei singoli quartieri, a desistere da questo progetto rafforzando invece la differenziata porta a porta, che è stata una grande soluzione per i rifiuti cittadini e che oggi sta calando pericolosamente (attualmente si è ridotta al 67%.)”.
Così, in una nota, la consigliera comunale d’opposizione Imma Arnone