NO ALLA NUOVA DISCARICA DI APRILIA, I CITTADINI IN PROTESTA DAVANTI AL COMUNE

Si è svolto oggi pomeriggio, in piazza Roma, a partire dalle 16, il sit-in davanti al comune di Aprilia per dire no alla discarica di Sant’Apollonia.

I lavori per il deposito di rifiuti vanno avanti, ad ogni modo i cittadini hanno voluto manifestare il proprio dissenso al progetto, chiedendo alle tre commissarie straordinarie un ricorso al Tar. “Non vogliamo la discarica, ecco perché dobbiamo essere uniti”.

Leggi anche:
NUOVA DISCARICA DI APRILIA, IL TAR NON CONCEDE LA SOSPENSIVA

In giornata, inoltre, è intervenuto anche il presidente provinciale di Italia Viva, Vincenzo Giovannini. “La responsabilità politica di autorizzare l’impianto fa capo esclusivamente a Fratelli D’Italia che governa la Regione con il Presidente Rocca il quale, lo ricordiamo, in campagna elettorale è venuto ad Aprilia dichiarando che, dato il peso di impatto ambientale dovuto all’impiantistica esistente, nessuna discarica sarebbe mai stata autorizzata nel nostro territorio”.

“In merito al deposito di rifiuti Sant’Apollonia e con riferimento alle sue recenti dichiarazioni il segretario di Fratelli d’Italia di Aprilia, Edoardo Baldo, dimostra scarsa conoscenza di come sono andate le cose oppure mente sapendo di mentire. È doveroso precisare e soprattutto ricordare alcune vicende del recente passato affinché chi legge abbia le giuste e veritiere informazioni: -Il piano provinciale dei rifiuti non ha nulla a che fare con le decisioni assunte nel procedimento autorizzativo della discarica infatti la responsabilità politica di autorizzare l’impianto fa capo esclusivamente a Fratelli D’Italia che governano la Regione con il Presidente Rocca il quale, lo ricordiamo, in campagna elettorale è venuto ad Aprilia dichiarando che, dato il peso di impatto ambientale dovuto all’impiantistica esistente, nessuna discarica sarebbe mai stata autorizzata nel nostro Territorio.

Tornando un pochino più indietro nel tempo ricordiamo anche i diversi tentativi autorizzativi per realizzare l’impianto e più precisamente istanza del 2017 e poi ulteriore istanza del 2020 la cui localizzazione era prevista comunque nella stessa area, verso il quale il Comune di Aprilia con dettagliate motivazioni e fondate ragioni ha sempre espresso pareri negativi,non sono state autorizzate dalla Regione a conduzione centro-sinistra.

Guarda caso il terzo tentativo, il cui iter sostanzialmente si è svolto nel tempo in cui il centro-destra, a guida Lanfranco Principi sindaco, governava il Comune e contemporaneamente lo stesso centro-destra governa la Regione, è arrivata l’autorizzazione.

Vale la pena ripercorrere anche la vicenda “Campagna Romana” che ha dimostrato la inequivocabile volontà di approvare il progetto della discarica.

I meno smemorati ricorderanno bene che l’approvazione in consiglio comunale per l’apposizione del vincolo è stata voluta, nonostante frizioni interne alla maggioranza, dalla caparbietà dell’allora assessore all’Urbanistica Roberto Boi che proprio per la questione discarica ha rischiato il ritiro delle deleghe per espressa richiesta di Fratelli D’Italia come riportato da dichiarazioni a mezzo stampa del 24/03/2024.

La volontà di autorizzare a tutti i costi è dimostrata dalla presentazione da parte della Regione dell’osservazione con il quale si chiedeva di fare salvi i procedimenti in essere oppure di rettificare il perimetro tagliando fuori dal vincolo l’area interessata dal progetto. Ricordiamo a Baldo che il ministero della cultura, anch’esso a guida Fratelli D’Italia, per motivi che ancora non conosciamo e non comprendiamo ha lasciato decadere i termini di approvazione del vincolo “Campagna Romana” creando così un vuoto che ha permesso di portare a buon fine l’iter autorizzativo del deposito rifiuti.

Inutile precisare poi che Baldo, nella migliore delle ipotesi, ha travisato il contenuto della nota da lui diramata a mezzo stampa dichiarando che il ministero della cultura impone l’immediata sospensione dei lavori. In realtà questa interpretazione è frutto della propria fantasia poiché il ministero interviene per chiedere al Comune, alla Provincia e alla Regione di verificare la sussistenza di tutte le autorizzazioni necessarie”.

Articolo precedente

LIDO DI LATINA, TIERO (FDI): “DALLA REGIONE RISORSE PER VALORIZZAZIONE IL LUNGOMARE”

Articolo successivo

SPERLONGA, DEVASTANTE INCENDIO MINACCIA LA SPIAGGIA “LA CHIMERA”

Ultime da Politica