Discarica Colli Del Sole ad Aprilia, il Comitato Borghi Rurali esulta: “Una grande vittoria, in difesa dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini”
LA NOTA – In questi giorni abbiamo appreso la tanto attesa parola “Fine”, sul progetto che vedeva l’insediamento di una nuova discarica zona Colli del Sole . Infatti con atto ufficiale, la direzione Politiche Ambientali e Ciclo Rifiuti della Regione Lazio, con determina nr. G10677 DEL 20/09/20, esprimeva il parere negativo al progetto di insediamento da parte della società Ecosicura srl, secondo le risultanze dell’istruttoria dell’Area V.I.A, a firma dell’ingegnere Flaminia Tosini.
“Una grande vittoria, in difesa dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini”.
È stato un percorso difficile e pieno di insidie. Già negli anni ’90 fu fatto un tentativo di realizzare una discarica, sempre nello stesso sito, e ora come allora la popolazione è insorta contro questo scempio unendosi in questa giusta lotta. Dalle infinite riunioni, alla ricerca di norme giuridiche e istituzionali, per poi coinvolgere, con una petizione popolare, tutti i cittadini con una immensa e orgogliosa “raccolta firme”, fino ad arrivare a depositare nelle sedi preposte le giuste e legittime osservazioni di contrasto alla nascita di una discarica di rifiuti.
Tante sono state le persone che hanno messo a disposizione le proprie competenze per la causa: geometri, ingegneri, geologi, architetti, amministratori, tecnici, ambientalisti, dal parroco fino ad arrivare alle mamme e papà che vivono in questo territorio. “Una vittoria di tutti e per tutti”. Tantissime persone, le associazioni, i comitati e le aziende, non solo dei Borghi Rurali, non solo del comune di Aprilia, ma da Albano, Genzano, Ariccia, Lanuvio, Ardea, Pomezia, Anzio, Nettuno, da Roma, da Latina, insomma tutti, tanti, che in questi giorni gioiscono con un messaggio, uno sguardo, una parola. Tanti veramente tanti, dai gruppi di lavoro che si sono formati, fino ad arrivare alle persone che hanno sottoscritto ed espresso il loro “NO” alla discarica; il “NO” a questa opera che deturpava un territorio già ricco del più grande bacino sotterraneo laziale, il quale alimenta le numerose acque sorgive presenti.
Giunta la notizia da parte della Regione Lazio, è risultato giusto e anche legittimo, quello di radunare alcuni autori di questo percorso, celebrando con un semplice gesto il ritiro dei striscioni (NO DISCARICA COLLI DEL SOLE). Un evento di carattere simbolico ma efficace al fine di ringraziare pubblicamente quanti hanno creduto nel diritto (e per non rischiare di dimenticare qualcuno, abbiamo giustamente omesso qualsiasi riferimento diretto).
Questo territorio nord apriliano è terra di confine, sito tra i comuni di Ardea e Aprilia, tra le provincie di Roma e Latina, il quale come già detto, in passato è stato già oggetto (anno 90), a vani tentativi di insediamento di discariche.
Molti pensano che questa sia solo una vittoria! Noi invece preferiamo pensare che questo sia un punto di partenza, uno stimolo per mettere in pratica quelle che sono conosciute come le “3 R”: Riduzione, Riuso, Riciclo. Un punto di partenza dove i cittadini possano, in prima fila uniti alle amministrazioni locali, tutelare e migliorare l’ambiente che ci circonda, dove le stesse amministrazioni si mettano al fianco dei cittadini e non dei pochi delinquenti che a fine di lucro: inquinano e deturpano il nostro bel paese.
Cogliamo l’occasione per fare un appello al Sindaco e alla giunta comunale di Aprilia, affinché facciano propria l’iniziativa, quella del vincolo della Campagna Romana, estendendolo al nostro comune, vincolo che già prende il comune di Ardea a noi confinante; Una tutela ulteriore e definitiva, per valorizzare e difendere la nostra la terra, quella stessa terra che ci dona i frutti e la vita. Un vincolo quello della Campagna Romana che porrà fine a questi mega impianti che sfruttano e distruggono il territorio.
Con questo nostro appello, vogliamo chiudere ringraziando tutti anche coloro che hanno capito che dietro a questa battagli non esistono simboli politici, non quelli che dichiarano “Io ho fatto”, ma quella moltitudine di persone che credono nella giustizia e nella vita.