Manifestazione della legalità a Nettuno disertata, il commissario prefettizio commenta sconsolato: “Se c’era la sagra con la porchetta sarebbero venuti a centinaia”.
Interviene il commissario prefettizio di Nettuno c che non le manda a dire nell’ambito della manifestazione per la legalità organizzata ieri al Parco Palatucci. Alla presenza di di associazioni come la Rete NoBavaglio, giovani del gruppo Cngei, Fiamme Oro e delegati dei corpi di polizia, il grande assente erano i cittadini del Comune commissariato per infiltrazioni mafiose, al pari di Anzio, a causa delle radici che aveva messo qui una vera e propria locale di ‘ndrangheta.
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“Sono stato commissario in 30 comuni, alcuni difficili, certi fenomeni li ho vissuti e toccati – ha detto Reppucci – Oggi ci sono i ragazzi, una degna cornice, ho parlato con loro, ma l’amara verità è che la gente è assente su certi temi, perché certe tematiche coinvolgono poco. Se c’era la sagra con la porchetta sarebbero venuti a centinaia, vuol dire che questo ci meritiamo.
Lo dico evidentemente facendo ammenda, non ho fatto tutto quello che dovevo per portare la gente qui, magari andare casa per casa a prenderli e portarli qui. Questi temi non riguardano le istituzioni ma riguardano la società nella sua interezza, nelle sue espressioni. Mi dispiace per queste assenze continue, nonostante queste associazioni a cui va tutto il mio plauso e apprezzamento, qui dobbiamo svegliarci. Se si continua a dormire poi non ci si deve lamentare. Le cose non funzionano quando non funziona la società e non funzionano i cittadini che, presi dalla quotidianità pensano che certi fenomeni che sono di una gravità inaudita non esistono e non si rendono conto che in due comuni la democrazia è stata sospesa. La gente si rende conto? Ho i mie dubbi. Continua nel suo tran tran disinteressandosi della situazione, della qualità della vita, la vivibilità e questo lamento senza freni di lamenti riempiamo i fiumi ma dobbiamo anche segnare una discontinuità.
Speriamo che insistendo qualche obiettivo lo raggiungiamo. La democrazia richiede un impegno ad essere presenti a partecipare non si può andare avanti in questa direzione. Spero nell’intelligenza delle persone, la qualità della democrazia la facciamo noi come cittadini, evidentemente in queste realtà c’è ancora molto, molto, molto da lavorare. Faremo tutto il possibile, anche con la collaborazione delle Associazioni, per evitare che dopo la fine della gestione commissariale si dica che siamo passati senza fare nulla. Spero che i cittadini si sveglino e partecipino, solo così Anzio e Nettuno, insieme, possono uscire fuori dalla negatività in cui sono piombati, e rinascere. La colpa di questa situazione non è degli altri, o dello Stato ma è delle due città che ora devono reagire essere presenti, farsi avanti, chiedere se hanno dubbi e perplessità. Questa è la democrazia, dialogo e confronto”.