NEGATI GLI ATTI, COMUNE DI GAETA CONDANNATO. SCINICARIELLO (PD) INTERROGA L’ASSESSORE

Emiliano Scinicariello
Emiliano Scinicariello

È di recente pubblicazione una Ordinanza del TAR del Lazio, Sezione staccata di Latina (Sezione Seconda) che, in estrema sintesi, sanziona il Comune di Gaeta, reo di aver impedito ad un cittadino di accedere ad atti pubblici, a difesa di un proprio legittimo interesse, in questo modo andando a ledere un suo diritto.

In un Comune appena “normale” – spiega il consigliere comunale Emiliano Scinicariello – una cosa del genere dovrebbe far indignare tanto i cittadini quanto la politica, ma a Gaeta ci stiamo abituando tristemente ad ogni abuso.

Dunque, il Comune di Gaeta si mette in evidenza per assenza di trasparenza e limitazione del diritto di accesso agli atti: che novità! Quello che pensavo essere un comportamento riservato alla “politica” e ad i suoi rappresentanti, magari non tutti, magari solo quelli “selezionatissimi”, noto essere invece riservato anche ai comuni cittadini.

L’Ordinanza, benché piena di omissis, è molto chiara nel suo contenuto: un cittadino comune chiede di poter accedere agli atti relativi ad opere di ampliamento in corso di realizzazione su fondo confinante col suo, al fine di verificare la piena legittimità delle opere stesse. La prima cosa assurda è che in un primo momento il Comune di Gaeta, con una Nota (del Dirigente, suppongo), consente l’accesso agli atti senza porre alcuna limitazione. Poi, evidentemente ripensandoci, ed adducendo motivazioni pretestuose che il TAR non accoglierà, l’Ente nega al malcapitato cittadino il completo accesso agli atti, limitando così un suo diritto. Tanto che il TAR afferma testualmente “la sola completezza della ostensione documentale richiesta può consentire il vaglio dell’attività edilizia in corso, in linea, peraltro, con un più generale interesse alla massima trasparenza in materia edilizia e con le manifeste esigenze di difesa che il ricorrente prospetta”.

Di questa vicenda ho chiesto conto all’Assessore all’Edilizia Privata Morini, quale membro della Giunta Comunale competente in materia, attraverso un’interrogazione nella quale ho posto alcune domande: in primis, per quale motivo il Comune di Gaeta ha dapprima assentito alla istanza di accesso senza porre alcuna limitazione e, successivamente, ha espressamente limitato l’accesso agli atti richiesti alla sola porzione di immobile interessato ai lavori, e con la sola facoltà di visionare i documenti senza estrarne copia? Ogni atto prodotto dall’Amministrazione, sia esso espressione di una volontà politica o un atto amministrativo prodotto dagli uffici, deve essere adeguatamente motivato.

E le motivazioni per questo dietrofront quali sarebbero? Si è cercato di tutelare qualcuno sottraendolo alla piena conoscenza degli atti e dei fatti? E ancora, con quale atto deliberativo il Comune di Gaeta si è costituito in giudizio nella specifica vicenda? Strano a dirsi, ma nell’archivio on line non c’è alcune Delibera di Giunta che riguardi la vicenda… 

Ad ogni modo, essersi costituiti in giudizio contro un cittadino che rivendicava un proprio diritto, significa che il Sindaco e l’intera Giunta Comunale erano concordi nell’opporsi all’esercizio del diritto di quel cittadino? Infine ho chiesto all’Assessore Morini, visto che il Comune di Gaeta, nel comportarsi in maniera omissiva e violando le più elementari norme sulla trasparenza, è stato anche condannato a corrispondere al cittadino ricorrente le spese di lite quantificate in Euro 1.500,00 “oltre rimborso forfettario ed accessori di legge, ritiene che questo, che a tutti gli effetti è un danno erariale, debba essere segnalato alla Corte dei Conti?

Visti anche i “buchi” documentali, ho approfittato per fare accesso agli atti – sperando di non dover ricorrere al TAR anch’io – poiché sarebbe curioso capire i motivi per cui prima si concede un illimitato accesso agli atti, e poi lo si limita pesantemente, e soprattutto con quale atto deliberativo il Comune si è costituito in giudizio.

Di sicuro in questa vicenda, ci sono tre dati che vale la pena evidenziare: il primo è che gli uffici si prendono la briga di produrre atti amministrativi che generano un danno per l’ente, e di questo danno, grande o piccolo che sia, qualcuno dovrà iniziare a rispondere; il secondo, è che della Trasparenza nel Comune di Gaeta continua a non esservi traccia, eppure sono certo che un Responsabile della Trasparenza ci sia… e qualche risposta sarà certamente chiamato a darla; in ultimo, ma non per importanza, il Comune di Gaeta continua a farsi beffe delle normative vigenti e fa l’ennesima figuraccia, per la quale dovrebbero indignarsi tutti, tanto i cittadini quanto la politica; invece tra le lucine natalizie, qualche cantata in piazza e un bel selfie sorridente in un palazzetto che ha ancora mille incognite e la cui variante non è ancora approvata, tutto passa in cavalleria. E allora #avantitutta senza vergogna!“.

Così, in una nota, il consigliere comunale d’opposizione, Emiliano Scinicariello (Partito Democratico).

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