Pensare, oggi, la visione di Latina per il futuro: un impegno che guarda sia al Centenario della città, nel 2032, sia a un orizzonte più ampio al 2050. È questa l’ambizione dell’idea Latina del Futuro – Laboratorio urbano 2032–2050, un percorso su cui ha iniziato a lavorare l’assessore all’Urbanistica del Comune di Latina, Annalisa Muzio.
L’iniziativa nasce come strumento di riflessione strategica e partecipata, pensata per affiancare la pianificazione urbanistica ordinaria con un confronto continuo e inclusivo che coinvolga istituzioni e professionisti, per mettere a sistema le trasformazioni in atto, raccogliendo idee e suggerimenti, per costruire una visione condivisa e sostenibile per la crescita della città.
L’idea è nata dal Masterplan per il centro storico, progetto recentemente consegnato agli uffici comunali e realizzato dagli architetti Alfonso Femia e Francesco Romagnoli insieme all’ingegnere Emilio Ranieri; uno strumento che individua interventi concreti, come il recupero dell’ex Mercato Annonario, la rigenerazione urbana di Piazza San Benedetto, la riqualificazione dell’asse strategico di Corso della Repubblica e la rigenerazione urbana dell’area esterna del Palazzo delle Poste, tutte opere attese da anni dai cittadini di Latina, che mirano a restituire al cuore urbano nuova funzione, identità e qualità della vita.
Accanto a questo, il Comune di Latina è impegnato in una più ampia strategia di valorizzazione del centro storico; è di due giorni fa la notizia della trasformazione dell’edificio ex Teti di via Duca del Mare in sede dell’Archivio di Stato. Un investimento di oltre 6 milioni di euro, fortemente voluto dal sindaco, Matilde Celentano, e frutto della collaborazione con il Ministero della Cultura e l’Agenzia del Demanio, che rafforzerà la centralità storica e culturale della nostra città.
“L’idea di dare vita a un Laboratorio urbano – spiega l’assessore Muzio – è nata con la consapevolezza che Latina deve guardare avanti, non solo con singoli progetti ma anche attraverso una programmazione condivisa, coordinata e partecipata. Questo percorso, ovviamente in fase di definizione, vedrà la partecipazione attiva della Consulta degli Ordini professionali, della commissione Urbanistica, degli uffici comunali ma anche di tutti gli assessorati che vorranno partecipare, delle associazioni e dei cittadini. Gli asset strategici da cui partire potranno essere proprio il centro e la marina, ma con un occhio sempre attento e propositivo per i nostri Borghi. L’idea è quella di iniziare a lavorare alla realizzazione di un Atlante delle trasformazioni, strumento indispensabile per avere una visione d’insieme dello stato dell’arte e orientare in modo integrato il cambiamento urbano.
Ho proposto agli Ordini Professionali il progetto per una collaborazione consultiva, ma anche pro attiva, coinvolgendo professionisti e giovani under 35 per contribuire a una mappatura integrata dei progetti in corso per arrivare, poi, alla presentazione di una Carta strategica per Latina 2032–2050, documento che traccerà indirizzi e priorità per le future trasformazioni. Penso che questa possa rappresentare un’ottima opportunità per Latina – conclude Muzio – per valorizzare la nostra città e per dare, finalmente, un respiro unitario e partecipato alla sua programmazione urbanistica. Credo che oggi più che mai serva uno sforzo collettivo per disegnare il futuro di Latina – aggiunge ancora l’assessore. Abbiamo la responsabilità di costruire una città che non risponda solo ai bisogni del presente, ma che sappia guardare lontano, alle generazioni che verranno. È questa la sfida più difficile, ma anche la più bella: pensare Latina come una comunità che si riconosce nelle sue scelte urbanistiche, che partecipa ai processi decisionali e che ritrova, nello spazio pubblico, il senso di appartenenza e il legame con la propria storia”.