Polemiche tra opposizione e Sindaco di Cori sul museo. Il primo cittadino risponde alle critiche sollevate dal consigliere d’opposizione Evaristo Silvi
Vuole chiarire punto per punto, il sindaco di Cori, Mauro De Lillis, che risponde alla critiche del consigliere comunale Evaristo Silvi il quale aveva dichiarato che il museo di Cori p chiuso da quattro anni.
Secondo De Lillis, “i lavori si sono svolti in conformità delle norme contrattuali e delle speciali disposizioni date all’atto pratico dalla direzione dei lavori e come specificato con la Perizia di variante in corso d’opera (ai sensi art. 106 Comma 1 Lett. C e Comma 2 del D.lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. Art. 8 del Regolamento approvato con Decreto n. 49 del 07/03/018 ed art. 1.6 del C.S.A.) approvata con D.G.C. NR. 30 del 10.03.2022. e con la Perizia di variante di assestamento finale senza aumento di spesa approvata con D.G.C. NR. 86 del 21.09.2023“.
“Le principali variazioni apportate sono state giustificate con le perizie sopra citate ed esattamente: prescrizioni imposte dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti con Parere nr. prot. 5290/21 del 14.04.2021 rappresentate dall’utilizzo di materiali, malte e pitture a base di calce escludendo quelle a base cementizia o di tipo vinilico; impossibilità di porre in opera al piano terra gli apparecchi luminosi costituiti da proiettori su Binario in considerazione del fatto che l’installazione con relativa predisposizione degli impianti di alimentazione sui soffitti a volta degli elementi ha provocato in sede di primi saggi dei distacchi e lesioni su una struttura muraria ormai dal valore storicizzato e si è quindi optato per l’implementazione dell’ impianto esistente mediante sostituzione degli apparecchi luminosi con lampade più performanti ed maggior risparmio energetico; impossibilità di porre in opera le velette in cartongesso nelle sale espositive al piano primo stante la problematica relativa alle interferenze con l’impianto antintrusione e rilevamento fumi esistente e necessità quindi di variare il progetto con l’implementazione dell’impianto elettrico esistente; necessità di intervenire con opere manutenzione straordinaria imprevedibili in fase di progettazione stante il peggioramento a causa della vetustà e delle condizioni climatiche delle facciate esterne su Via G. Matteotti e su Piazza Leone XIII oltre che sugli elementi aggettanti delle coperture eterne; imprevisti per maggiori lavorazioni per l’esecuzione dell’impianto di illuminazione presso il porticato del piano primo; imprevisti per maggiori lavorazioni per la ricerca di perdite in rete di impianti idrosanitari dal piano primo”.
Inoltre, c’è da registrare “la scelta di dettaglio della direzione dei lavori di non porre in opera parte dell’implementazione dell’impianto di Illuminazione al piano primo (all’interno della zona museale esistente) per evitare interventi di demolizione sulle strutture murarie per la posa in opera sottotraccia dei cavi di alimentazione”. E ancora “la realizzazione dei servizi tecnologici relativi alla ricostruzione virtuale dei Templi di Ercole e di Castore e Polluce e del Complesso di Sant’Oliva hanno comportato problematiche relative al reperimento delle fonti archeologiche, dei documenti e dei dati su cui basare la ricostruzione stessa”
Durante gli interventi sarebbero emerse criticità e problematiche: “le attività culturali programmate all’interno del Museo interferenti con le attività lavorative; l’approvazione delle Perizie di Variante; la proroga motivata dall’impresa affidataria con nota del 03.10.2022 e concessa; la difficoltà di approvvigionamento dei materiali e l’aumento degli stessi dovuti alla congiuntura a livello internazionale nota; lo spostamento delle Teche per effettuare alcune lavorazioni; la gestione dell’apertura e chiusura del Museo per consentire i lavori sotto la supervisione del Custode o di un suo sostituto che ha comportato notevoli problemi e ritardi continui per tutto l’arco degli interventi”.
“Il consigliere Silvi, inoltre, – conclude De Lillis – non ha esitato a diffamare professionalmente la dottoressa Guendalina Viani (Direttore scientifico del Museo della Città e del Territorio di Cori) con dichiarazioni false e infondate sostenendo che “da 4 anni le iniziative scientifiche affidate alla Direttrice Dott.ssa Guendalina Viani sono ferme, così pure le visite e le altre attività divulgative e didattiche gestite dalla Associazione Arcadia”.
“Contrariamente a quanto riportato, la stessa ha continuato a promuovere e coordinare numerose iniziative scientifiche e culturali di rilievo. Tra queste ricordiamo per importanza la pubblicazione dei due volumi “La ceramica da mensa. Tre contesti a confronto” a cura di E-Palleschi-G. Viani e “Marco Tullio Montagna” di A. Bartomioli della collana I Quaderni del Museo della Città e del Territorio di Cori; la partecipazione ai convegni internazionali di studi “Ellenismo: il Lazio in Italia e nel Mediterraneo. Forme, processi, idee” con il poster “Cora. Le terrecotte architettoniche della stipe votiva del Tempio cd. Ercole” e a “Hellenistic terrace sanctuaries in Italy. New Research” con il poster “L’acropoli di Cora: area sacra, terrazzamenti e viabilità”, entrambi i contributi saranno pubblicati negli atti dei convegni. Seguono la partecipazione al convegno “Insediamenti medievali sui Lepini occidentali”, le interviste rilasciate all’Università Cusano, al FAI e al programma televisivo La Vita in Diretta per promuovere l’Istituto culturale”.
“La Direttrice, inoltre, ha instaurato e mantenuto proficue collaborazioni con istituzioni scientifiche e culturali territoriali ed extraterritoriali, favorendo scambi di conoscenze e opportunità di sviluppo per i giovani ricercatori e sostenuto il programma di visite guidate, laboratori didattici e attività divulgative rivolte a studenti di tutte le età e al pubblico generale curate da Arcadia APS, che conta al suo interno diverse professionalità tra archeologici, storici dell’arte, storici e interpreti e che da diversi anni cura i servizi aggiuntivi del Museo. Tra le iniziative promosse dall’Associazione menzioniamo le interessanti letture teologiche del professore Dario Vitali (Pontificia Università Gregoriana) sugli affreschi della cappella dell’Annunziata e del Complesso di S. Oliva, la collaborazione con il CNR per la realizzazione di due progetti riguardanti la digitalizzazione dei reperti archeologici nonché quelli proposti dalla Compagnia dei Lepini e concretizzati dall’associazione stessa. L’Associazione Arcadia, quindi, ha continuato a operare con estrema dedizione, offrendo attività che hanno sempre mantenuto elevati standard qualitativi riscontrando continuamente il favore del pubblico”.