MUSEI IN RETE, AL CAMBELLOTTI LA FIRMA DEL PROTOCOLLO

Si è tenuta questa mattina, nella sala multimediale del museo civico Cambellotti di Latina, la cerimonia di adesione al protocollo d’intesa dei Musei in Rete della provincia di Latina da parte di tre nuovi partner.

Ad apporre la firma al documento, già sottoscritto nel corso del 2024 da dieci Sindaci, sono stati il presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli, il professor Claudio Paradiso, in qualità di presidente del Dizionario della Musica d’Italia, e il dottor Rino Piccolo, direttore della fondazione Latina Film Commission. L’atto è stato nuovamente sottoscritto dal Sindaco di Latina, Comune capofila del progetto, e dai direttori dei musei pubblici e privati già aderenti alla rete.

L’evento è stato preceduto da una conferenza stampa, alla presenza del sindaco di Latina Matilde Celentano, anche in qualità di assessore comunale alla Cultura, del presidente dell’ente di via Costa Stefanelli, del presidente della commissione Cultura del Comune di Latina Claudio Di Matteo e della dottoressa Antonia Lo Rillo, direttrice scientifica del museo Cambellotti, che coordina le attività della rete museale.
  
Nel corso del suo intervento, il sindaco Celentano ha voluto sottolineare come la rete rappresenti un modo di lavorare in sinergia per la promozione dell’intero territorio. “Si tratta – ha affermato la prima cittadina – di un lavoro di squadra che guarda nel concreto alle potenzialità di una provincia ricca di storia, di bellezze culturali e naturalistiche, di identità locali e che nel suo insieme, dal mare ai monti, da Nord a Sud, ha un irresistibile fascino.”  

“Gli ingressi di oggi – ha proseguito – sono importantissimi. L’amministrazione provinciale, infatti, vuole collaborare con attività di coinvolgimento delle scuole superiori con le realtà museali del territorio. E questo è davvero bellissimo: con la conoscenza del territorio, e i musei certamente costituiscono uno specchio della storia, delle tradizioni e delle bellezze del territorio, i ragazzi possono acquisire maggiore consapevolezza delle ricchezze della nostra provincia. Gli apporti del Dizionario della Musica d’Italia, con le sue col-lezioni uniche, e della Latina Film Commission, con uno degli archivi più corposi d’Italia, contribuiranno alla pro-mozione del territorio in una visione unitaria ma senza rinunciare alle peculiarità del territorio”.

Alle parole del sindaco Celentano, si sono aggiunte quelle del presidente della commissione Cultura: “I nuovi soggetti aderenti porteranno un importante contributo in termini di diversità e ricchezza culturale; la loro partecipazione apre nuove opportunità di collaborazione e scambio di esperienze”, ha affermato il consigliere Di Matteo, evidenziando il lavoro incessante portato avanti dall’organismo da lui presieduto, “grazie al contributo di tutti i componenti, a prescindere dal colore politico”.

“Oggi – ha sottolineato il presidente Di Matteo – andiamo ad aggiungere un altro prezioso tassello al mosaico che arricchirà l’offerta culturale per la città e per questo voglio ringraziare in modo particolare la dottoressa Lo Rillo ed i suoi collaboratori per l’ottimo lavoro svolto per dare più opportunità, non solo alla città di Latina, ma a tutto il territorio circostante per la valorizzazione del nostro ricco patrimonio culturale e artistico e per la sua diffusione in Italia e nel mondo”.

La rete museale della provincia di Latina, dopo la firma di oggi, risulta costituita da 15 musei civici, appartenenti a 10 Comuni, e da sette musei privati.
“Abbiamo in Rete, tra realtà pubbliche e private, i seguenti musei – ha elencato il sindaco Celentano -: il Cambellotti, Piana delle Orme, Terra Pontina, Mug Giannini e Madxi-Mad (Museo Contemporaneo e Museo di Arte Diffusa) presenti nel territorio di Latina; il museo ‘Emilio Greco’ e il Museo civico del mare e della costa ‘Marcello Zei’ di Sabaudia; il Museo archeologico, il Parco archeologico, il Museo Medievale di Fossanova e il Museo per la Matematica di Priverno; l’Etnomuseo dei Monti Lepini che si trova a Roccagorga; il Museo delle Terre di Confine presente a Sonnino; il Museo dell’Olio di Roccasecca dei Volsci; il Museo della città e del territorio di Cori, l’Archivio storico e Map e l’Ecomuseo dell’Agro Pontino presenti a Pontinia;  il Museo archeologico comunale di Sezze; il Museo delle ceramiche di Sermoneta. Da oggi faranno parte della Rete anche gli archivi del Dmi e della Latina Film Commission”.

E sono già pronte nuove adesioni: “A breve – ha anticipato la direttrice Lo Rillo – sottoscriveremo il protocollo con il Comune di Fondi per il museo archeologico e il Comune di Bassiano ha già comunicato di voler entrare nella rete con il museo delle scritture ‘Aldo Manuzio’”.

“Sono felice di ufficializzare l’ingresso della Provincia nella Rete dei Musei, un progetto che ho seguito con grande attenzione sin dall’inizio e che ho voluto sostenere per la sua rilevanza strategica nel promuovere nuovi percorsi per lo sviluppo locale. – ha dichiarato il Presidente Gerardo Stefanelli.

Vogliamo promuovere una conoscenza autentica del territorio e lavorare ad una strategia condivisa per migliorare l’accessibilità e valorizzare il patrimonio culturale e artistico del territorio pontino.

Ancora una volta, con la nostra adesione confermiamo l’impegno e la volontà di essere parte integrante del processo di crescita culturale, economica e turistica del nostro territorio, anche oltre quella che è la nostra competenza specifica come Ente.

Come Provincia continueremo ad impegnarci fattivamente nella crescita di questa rete, aprendo un dialogo costruttivo con tutte le realtà partecipanti e continuando a sostenere la valorizzazione della cultura tra i giovani e i cittadini attraverso attività di promozione ed educazione storica, come le ‘Giornate della Memoria’, attualmente in corso a Piana delle Orme che hanno permesso ad oltre 2 mila studenti di conoscere gratuitamente un’eccellenza del nostro territorio.

In qualità di ente territoriale di coordinamento per i Comuni, nell’ambito delle Politiche di Area Vasta e del programma ‘Scuola Aperta’, ci siamo già attivati per rendere più accessibili i siti, incentivando la loro fruizione attraverso iniziative e piani di informazione e comunicazione coordinati. Continueremo a farlo, attraverso nuove iniziative legame profondo tra il patrimonio artistico e la società che lo custodisce.

È il momento di collaborare per creare un’offerta territoriale più ampia, indipendente dai singoli luoghi, e capace di svilupparsi in una dimensione provinciale rinnovata e ancora più competitiva”.

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