“In merito al comunicato stampa diffuso dai gruppi di opposizione sul mancato esame della mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Latina, è doveroso fare chiarezza e ristabilire la verità dei fatti, ben documentata dalle immagini e dalle registrazioni della seduta.
Tra i firmatari della mozione figura anche la consigliera Isotton di Lbc, la quale – come possono facilmente verificare tutti attraverso le immagini video della seduta consiliare – abbandona frettolosamente l’aula durante l’appello, facendo venire meno il numero legale e causando di fatto la chiusura della seduta prima ancora che la mozione potesse essere discussa.
Lo stesso Segretario Generale, durante l’appello registrato in audio e video, afferma chiaramente che “la consigliera Isotton ha fatto mancare il numero legale”.
Quando è iniziato l’appello, i consiglieri presenti erano sedici – numero sufficiente per aprire la seduta – ma dopo la fuga della consigliera Isotton, è mancato il numero legale per proseguire i lavori d’aula. Dunque, chi accusa la maggioranza di aver sabotato la discussione mente sapendo di mentire.
Leggi anche:
LA MOZIONE SULLA PALESTINA A LATINA DIVENTA SCONTRO DI MAGGIORANZA: “LEGA E FORZA ITALIA DISERTANO L’AULA”
A ciò si aggiunge l’evidente contraddizione aritmetica contenuta nel comunicato delle opposizioni: accusano Lega e Forza Italia – 7 consiglieri in tutto – di aver fatto mancare il numero legale, ma tacciono volutamente sul fatto che mancavano anche altri 7 consiglieri di maggioranza, non appartenenti né alla Lega né a Forza Italia. Su 23 consiglieri di maggioranza, erano presenti in aula solo 9. La matematica non è un’opinione, anche se alle opposizioni piace distorcerla per convenienza politica. Fin dalla mattina era noto che ci sarebbero state assenze nel pomeriggio per impegni lavorativi e personali, informazione ben conosciuta da tutti i gruppi consiliari.
Eppure, l’opposizione ha scelto consapevolmente di strumentalizzare politicamente la tragedia umanitaria in Palestina per gettare fango sulla maggioranza, nel tentativo goffo di mostrare spaccature inesistenti.
Ma il colmo è che proprio loro, che avevano promosso la mozione, hanno contribuito a impedirne la discussione. E lo hanno fatto in maniera tanto plateale quanto registrata dalle telecamere. Altro che sensibilità per il popolo palestinese: qui c’è solo cinismo politico e malafede. I soliti moralisti benpensanti che amano pontificare, ma che quando si tratta di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, preferiscono raccontare favole e scaricare colpe su altri.
A tutti coloro che hanno a cuore davvero le questioni umanitarie – e non ne fanno solo bandiere di comodo – la Lega rinnova l’impegno al confronto serio e rispettoso, ben lontano dalla propaganda di chi sa solo accusare senza guardarsi allo specchio”.
Lo dichiara, in una nota, il consigliere comunale Vincenzo Valletta, capogruppo della Lega.