MOZIONE DI CENSURA A SABAUDIA, LUCCI (FDI): “TRAVALICATO SENSO DELL’ISTITUZIONE”

Maurizio Lucci
Maurizio Lucci

Mozione di censura contro il consigliere comunale di Sabaudia, Giancarlo Massimi. L’intervento di Lucci (FdI): “Travalicato il senso dell’istituzione”

“La mozione di censura contro il Collega Massimi sottoscritta dai tre capigruppo della maggioranza resa pubblica utilizzando impropriamente anche il sito istituzionale del Comune di Sabaudia, dopo il Consiglio Comunale di giovedì scorso 24 ottobre è stata ridimensionata nella comunicazione a mozione di biasimo.

Questo indietreggiare nell’uso delle parole certifica l’acquisita consapevolezza che, anche tra le fila della maggioranza, si è travalicato il senso e le funzioni dell’Istituzione di cui si fa parte ma questo non toglie nulla alla gravità di questa azione politica concertata contra personam strumentalizzando in modo ideologico alcuni post di Facebook del profilo personale che consistevano nella condivisioni di redazionali e di un documentario trasmesso sulle reti pubbliche sulla genesi di Lotta Continua , documentario presentato al Festival del Cinema di Torino con il patrocinio e il finanziamento della Regione Piemonte a guida Cirio di Forza Italia .

Le funzioni dell’organo Consiglio Comunale sono ben specificate e normate all’art.42 del TUEL la cui premessa all’elenco cita testualmente al co.2 “Il Consiglio comunale ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali ecc.”.

E non è di fatto contemplato dalla normativa il trasformare discrezionalmente l’assise consiliare in aula di Tribunale dove si censura pubblicamente la libertà di espressione costituzionalmente sancita di un Consigliere Comunale democraticamente eletto traendo giudizi e conclusioni sulla sua persona che non solo non trovano riscontro nella realtà oggettiva ma travalicano le competenze proprie dell’organo consiliare e dei consiglieri stessi che sono di ordine di indirizzo politico-amministrativo su questioni generali che riguardano la città.

Vorrei soffermarmi su questo aspetto perché voglio sia libero da fraintendimento il motivo della mia netta di presa di posizione per tutelare il diritto alla libertà di pensiero e al rispetto del consigliere Massimi anche quando, per palesi ed ovvie ragioni, non condivido le idee né nel merito né nella sostanza quello che Lotta Continua ha rappresentato nella storia recente del nostro paese. D’altra parte il processo alla libertà di espressione è un vulnus che sento il dovere di stigmatizzare perché la strumentalizzazione ideologizzata delle idee e dei valori che rappresentiamo non deve diventare un’ arma da utilizzare per sviare l’attenzione dai veri problemi ed emergenze che un’Amministrazione locale è chiamata ad affrontare perché il prossimo bersaglio potrebbe riguardare anche il sottoscritto e la propria militanza.

Non abbiamo partecipato e assistito a una seduta pubblica consiliare ma a un processo che, con il voto a favore della maggioranza, ha poi deliberato un atto sostanzialmente illegittimo per incompetenza di materia e attribuzione.

Questa anomalia procedurale è già di per sé di una gravità inaudita, perché  certifica una pressione anomala sul Consiglio piegato alle strategie politiche e strumentali di sopravvivenza di una maggioranza in palese ed evidente affanno, arrivata già a metà sindacatura senza aver ancora realizzato concretamente un progetto per la città che non sia organizzare concerti e festicciole che gravano in modo costante e pesante sulle casse pubbliche.

La minoranza consiliare di cui come Consigliere di Fdi faccio parte è eterogenea per appartenenza ed identità politica ma sta operando con compattezza svolgendo in modo puntuale e preciso il proprio ruolo di controllo, vigilanza e stimolo sull’azione amministrativa della maggioranza che poco ha prodotto in questi anni.

La finalità degli obiettivi della minoranza non sono certo basati su alleanze o accordi politici “anomali” ma volti unicamente a perseguire e tutelare l’interesse pubblico della città dimostrandoci interlocutori attenti e presenti nel recepire e veicolare le necessità stesse dei suoi cittadini che ci sollecitano con istanze che non vengono minimamente o solo marginalmente prese in considerazione dalla maggioranza, a meno che non provengano dalla loro cerchia sempre più ristretta di sostenitori.

L’attacco pretestuoso e malevolo nei confronti del collega Massimi è stato declassato nel loro ultimo comunicato stampa a biasimo sfociando addirittura in confronto “costruttivo” quando la volontà era palesemente distruttiva non solo nei confronti di Massimi ma anche, in seconda istanza, per minare la compattezza di una minoranza consiliare che non fa altro che prendere atto collegialmente del fallimento politico di questa coalizione che è maggioranza di governo.

Una minoranza che è estremamente preoccupata per questa brutta vicenda, già instradata su un iter che competerà agli organi sovraordinati. La situazione complessiva creatasi sta generando non solo una crescente insoddisfazione fra i cittadini di Sabaudia ma causa un’inerzia amministrativa che sta danneggiando la città”.

Così, in una nota, il consigliere comunale d’opposizione, Maurizio Lucci (Fratelli d’Italia).

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