MOZIONE ACQUALATINA-ITALGAS: ANCHE FORMIA LA BOCCIA

Mozione Acqualatina-Italgas: anche il Consiglio comunale di Formia boccia la mozione che chiedeva al Sindaco di chiedere chiarimenti

Siamo a tre. Dopo l’assise di Latina e Terracina, anche il consiglio comunale di Formia boccia la mozione presentata dalla consigliera di opposizione Paola Villa (Un’Altra Città e M5S), la promotrice dell’atto presentato nei consigli comunali del capoluogo e della stessa Terracina.

Stavolta, dopo la scena grottesca e indegna andata in onda nel consiglio comunale di Latina e la bocciatura scontata a Terracina, è arrivato prevedibilmente il terzo niet nel giro di pochi giorni a una mozione che evidentemente deve essere vista come uno spauracchio dai rappresentanti del popolo, considerato che la questione Acqualatina si demanda da decenni alle stanze delle segreterie di partito e ai loro rapporti con il management privato-pubblico.

Il punto sostanziale della mozione è chiedere al Sindaco, in questo caso Gianluca Taddeo, quale rappresentante del socio pubblico Comune di Latina in Acqualatina e membro della conferenza dei Sindaci e Presidenti dell’EGATO4, di mettere in atto tutte le azioni politiche e di controllo necessarie a verificare che, se avviata la vendita delle quote private, la procedura stia avvenendo nel rispetto delle norme sia della legge vigente sia in osservanza della convenzione e delle norme statutarie

Secondo la mozione, l’atto di compravendita da Veolia a Italgas non solo sarebbe nullo in base alla legge e al parere pro-veritate rilasciato nel 2017 dal professore Lucarelli (quando a interessarsi della quota privata di Acqualatina fu Acea), ma emergerebbe la contrapposizione alla Convenzione che con il cambio della proprietà, di fatto, cambierebbe la natura stessa della Convenzione. Nel 2017, Acea aveva provato a fare una operazione del genere, e con una delibera dei Sindaci e dei Presidenti dell’Egato 4 veniva  espresso da parte pubblica il non gradimento della vendita a privati del 49% delle quote di Acqualatina se non attraverso partecipazione a gara pubblica. La vendita al privato, quindi, sarebbe in evidente violazione e in contrasto con norme di legge, senza contare che pende da tempo, davanti al Tar di Latina, un ricorso di Acea contro la decisione della Conferenza dei Sindaci dell’Ato4 che manifestò contrarietà al passaggio delle quote private nella società pubblica, il cui socio di maggioranza è Roma Capitale.

A votare a favore della mozione è stata votata favorevolmente, oltreché dalla consigliera proponente Paola Villa, anche da Imma Arnone e dal Partito Democratico.

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