MORTI BIANCHE. DI BERARDINO PROMETTE UN PROTOCOLLO, MA I DATI SONO ALLARMANTI

Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio
Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio (foto la lavorolazio.com)

Bisogna accelerare l’attuazione del protocollo regionale sulla salute e la sicurezza sul lavoro siglato alla fine dello scorso aprile con 30 rappresentanti tra istituzioni, associazioni datoriali e parti sociali”Lo afferma in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio. Dopo la morte di Luigi Frabotta e Alfredo Gentile (deceduto nella serata di lunedì 2 settembre a Fondi per l’esplosione di un tubo), è cominciato il valzer delle dichiarazioni e dei buoni propositi.

“L’accordo prevede precisi impegni da parte di ciascun soggetto, ognuno dei quali, secondo il proprio ruolo, deve mettere in atto azioni di prevenzione e contrasto agli incidenti sul lavoro – spiega l’assessore -. Purtroppo negli ultimi due giorni vi sono stati due diversi infortuni mortali, entrambi in provincia di Latina. Non possiamo attendere oltre; questi mesi sono stati sufficienti a predisporre gli interventi che ora devono vedere la luce perché quello delle morti bianche deve essere un fenomeno non da ridurre, ma da debellare. Dopodomani a mezzogiorno abbiamo convocato una riunione del tavolo con tutti i soggetti firmatari del protocollo per accelerare l’attuazione del protocollo stesso. Alle famiglie delle vittime, anche a nome della Giunta del Lazio, rivolgo vicinanza e cordoglio. Rivolgiamo un appello, inoltre, affinché le dinamiche degli incidenti vengano chiarite e individuate eventuali specifiche responsabilità”, conclude Di Berardino.

I dati sui morti nei primi sette mesi dell’anno, su scala nazionale, sono drammatici: 599 persone che hanno perso la vita. La provincia di Latina non fa difetto, anzi. Nell’ultimo mese almeno cinque morti accertate che hanno colpito lavoratori, anche nel campo dell’agricoltura. Il settore Edile, come dichiarato ieri da Fillea Cgil Latina e Frosinone, è quello maggiormente colpito, con una prevalenza di infortuni per caduta dall’alto, folgorazione e sepoltura, dopo 50 anni si muore ancora nello stesso modo.

Basterà il protocollo evocato dall’assessore? Crediamo di no.

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