MORSI E BOTTE, ROMPE TIMPANO E COSTOLE ALLA COMPAGNA: 4 ANNI DI RECLUSIONE

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Maltrattamenti continui e botte ai danni della compagna: lei va via di casa, ma l’uomo, originario di Sezze, la aggredisce di nuovo

Si è concluso il processo col rito abbreviato nei confronti di un quarantenne di Sezze, accusato di lesioni e maltrattamenti ai danni della compagna. Al termine della sua requisitoria, il pubblico ministero Giuseppe Bontempo aveva chiesto per l’imputato, difeso dall’avvocato Giancarlo Vitelli, la pena di 3 anni di reclusione. Dopo la camera di consiglio, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina ha condannato l’uomo a 4 anni di reclusione, stabilendo il risarcimento civile, da liquidarsi in separata sede, per la ex compagna, assistita dall’avvocato Armando Argano. L’imputato si trova al momento agli arresti domiciliari.

Una coppia, lei di Sonnino, lui di Sezze, e una convivenza da incubo, almeno secondo quanto ricostruito dagli inquirenti. L’uomo è accusato di aver più volte percosso e preso a botte la ex moglie, anche dopo la fine della loro relazione. Tra gli episodi più rilevanti, la rottura di un timpano della donna, dopo l’ennesima sfuriata, e persino episodi in cui la donna sarebbe stata presa a morsi. In un’altra circostanza, il 40enne ha anche rotto una costola con un calcio alla donna.

Era stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, a convalidare il suo arresto eseguito dai Carabinieri di Sezze e disposto la misura degli arresti in carcere.

A nulla erano valse le parole fornite durante l’interrogatorio da parte del quarantenne che aveva ammesso qualche condotta violenta la quale, però, si sarebbe limitata solo ad alcuni schiaffi.

Gli episodi di violenza ai danni della donna sarebbero iniziati a marzo 2023 con la nascita del proprio bambino. Schiaffi, calci al corpo, pugni in viso, tutto all’interno della casa dei genitori di lui, dove convivevano, fino a quando, a novembre, la donna, dopo l’ennesima aggressione, con la frattura del timpano e la rottura di una costola, aveva di lasciare l’uomo e tornare a Sonnino.

Infine, anche dopo che la donna non viveva più con lui, una nuova aggressione avvenuta il 14 dicembre 2023. La donna, in quella occasione, aveva riportato ecchimosi in viso per via degli schiaffi ricevuti. È dopo questo episodio che, su denuncia dei genitori di lei, i Carabinieri erano intervenuti per arrestare il 40enne. A supporto della denuncia anche i referti medici dopo le cure dei sanitari a cui la donna era stata costretta per via delle violenze. L’uomo era stato condotto presso la casa circondariale di Latina.

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