MORÌ PER UN MALORE IN BARCA: APERTA UN’INDAGINE SUL DECESSO DELL’EX PARLAMENTARE

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Giuseppe Consolo
Giuseppe Consolo

Morì dopo aver avvertito un malore sulla barca che si trovava tra Gaeta e Sperlonga: avviata una indagine dalla Procura di Latina

È successo nella giornata del 20 luglio 2024 quando l’ex deputato e senatore, nonché avvocato, Giuseppe Consolo, morì all’età di 76 anni sulla sua barca. L’ex parlamentare si trovava in vacanza a Gaeta e si era sentito male accasciandosi nella barca, per poi morire dopo pochi minuti. La Guardia Costiera aveva provato a salvare inutilmente l’uomo, il cui corpo era stato condotto sulla terraferma. Sulla barca si trovavano con Consolo anche tre amici che chiamarono i soccorsi.

Sul caso era stato aperto un fascicolo dall’autorità giudiziaria di Cassino. Ora l’indagine è passata alla Procura di Latina poiché la barca è stato appurato si trovasse nelle acque di Sperlonga. A denunciare la morte di Consolo sono stati alcuni famigliari, in particolare la figlia e attrice Nicoletta Romanoff che ritengono il decesso possa essere stata provocato da un sovradosaggio di farmaci che l’ex politico di Alleanza Nazionale assumeva per tenere sotto controllo una patologia cardiaca.

La Procura ha nominato un suo consulente, ossia la dottoressa Maria Cristina Setacci, così come la famiglia di Consolo ha individuato il suo perito, il professore Giovanni Arcudi, che stabiliranno se la morte dell’uomo sia da ascrivere ai farmaci prescritti in dosi maggiori del dovuto.

Il medico legale nominato dalla Procura, Maria Cristina Setacci, produrrà per la Procura di Latina una relazione tossicologica che dovrebbe fare luce su quella che era stata derubricata come una morte per infarto. Il decesso del professore universitario alla Luiss e avvocato di Gianfranco Fini potrebbe avere avuto natura diversa.

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