Incidente mortale a Latina: per la morte della ragazza di 21 anni Clarissa Trombin, davanti al giudice il 26enne che si trovava con lei
Il giudice per l’udienza del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, ha respinta la richiesta di patteggiamento avanzata dal 26enne di Latina, V.B. (le sue iniziali), che deve rispondere di omicidio stradale in seguito alla morte della giovane 21enne Clarissa Trombin. L’istanza di patteggiamento a 3 anni, con messa alla prova (lavori di pubblica utilità), presentata a giugno scorso dall’avvocato Marco Ferri, è stata respinta dal Gip Cario, perché non può essere riconosciuta la sospensione condizionale della pena e l’incensuratezza del 26enne. Inoltre, nella richiesta di patteggiamento, non sono stati indicati gli importi del risarcimento a favore dei famigliari della vittima.
L’udienza preliminare è stata rinviata al prossimo 24 febbraio 2025 quando si definirà il rinvio a giudizio o meno dell’indagato che, nel giorno del tragico incidente avvenuto il 6 marzo 2022, si trovava in auto con la vittima Clarissa Trombin.
Il sinistro accadde nella notte tra sabato 5 e domenica 6 marzo, intorno alle ore 4 del mattino, su Via Epitaffio, causando la morte della 21enne di Latina. L’auto, una Lancia Ypsilon, era guidata dal 26enne, fidanzato della ragazza. I due avevano accompagnato un amico a Latina Scalo ed erano di ritorno a La Chiesuola dove la ragazza avrebbe preso l’auto per tornare a casa, dopo una sera passata a lavorare in un pub.
In seguito a una improvvisa manovra incontrollata, il mezzo finì contro un pino che si trova sulla via Epitaffio che collega Latina a Latina Scalo. Per entrambi il colpo fu violentissimo e anche il ragazzo rimase ferito, ricoverato in condizioni gravi all’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
Intervenuti i soccorsi del 118 e i Vigili del Fuoco, è stata la Polizia Stradale di Aprilia ad aver eseguito tutti gli accertamenti del caso e ad aver scoperto, dopo l’alcol test eseguito sul conducente, che quest’ultimo era positivo secondo i parametri alcolemici dettati dalla normativa.
È stato il sostituto procuratore di Latina, Giuseppe Miliano, titolare dell’indagine, a chiedere il rinvio a giudizio per il 26enne, difeso dall’avvocato Ferri. Il giovane, come detto, deve rispondere di omicidio stradale.