MORÌ DOPO CIRCA DUE MESI DALL’INCIDENTE: ASSOLTI I TRE MEDICI ACCUSATI DI OMICIDIO COLPOSO

Era morto dopo quasi due mesi da un terribile incidente in via Carano, ad Aprilia, nel 2019. Concluso il processo a carico di tre medici

Accusati di omicidio colposo, i tre medici, all’epoca dei fatti in servizio al Policlinico dell’Università di Tor Vergata, sono stati assolti oggi, 22 dicembre, dal giudice monocratico del Tribunale di Latina, Mario La Rosa. I tre imputati erano difesi dall’avvocato Francesco Romanini.

Secondo l’accusa, oggi rappresentata in aula dal pubblico ministero, Giuseppe Aiello, che aveva chiesto per i tre imputati la pena di 6 mesi ciascuno, al 58enne di Aprilia, Michele Zeoli, morto il 13 dicembre 2019 in casa sua, non era stata somministrata la cosiddetta terapia eparinica, ossia la cura di prevenzione contro le trombosi. Il 58enne, infatti, era stato vittima dell’incidente capitato in Via Carano il 25 ottobre 2019, dopodiché, estratto dalle lamiere dai Vigili del Fuoco, era stato condotto in condizioni gravi all’ospedale di Tor Vergata.

L’uomo era stato dimesso circa due settimane dopo, l’8 novembre 2019, con la prescrizione di tre visite al medico di base. Visite alle quali, così come ha spiegato nell’arringa difensiva l’avvocato Romanini, il 58enne non si sarebbe mai presentato. Fatto sta che l’uomo è deceduto un mese e pochi giorni dopo: il 13 dicembre 2019. I medici di Tor Vergata, tra cui, all’epoca dei fatti, uno specializzando, sono stati assolti a distanza di sei anni dai fatti.

Michele Zeoli, 58 anni, fu coinvolto nell’incidente insieme alla moglie. Di professione agricoltore, Zeoli morì dentro la sua casa che si trova ad Aprilia. Dopo il decesso, furono i carabinieri di Campoverde e la Polizia Locale di Aprilia a prendere in carico il caso per capire se vi fossero concause che legavano la morte all’incidente. Da qui nacque l’inchiesta della Procura di Latina con le imputazioni ai tre medici, previo esame autoptico del 58enne.

L’incidente era avvenuto all’incrocio tra via Carano e via Giannottola dove l’auto di Zeoli, una Stilo Station Wagon, a bordo della quale viaggiava anche la moglie, fu coinvolta in un frontale con una Matiz condotta da un 50enne di Aprilia. L’incidente fu molto violento tanto che Zeoli e la moglie furono estratti dall’auto grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco.

Ad essere ferito anche il conducente dell’altra auto: tutti e tre furono trasportati rispettivamente nei nosocomi di Latina, dei Castelli e Aprilia. Per Zeoli, però, fu ritenuto necessario il trasferimento a Tor Vergata, viste le gravi condizioni. L’uomo, come detto, fu dimesso e dopo circa due mesi morì a casa sua. Oggi l’assoluzione per i medici che presero quella decisione.

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