Diciassette anni fa cadde da una barella una volta trasportato presso l’ospedale “Fiorini” di Terracina: deceduto, gli eredi ottengono il risarcimento dall’Asl
Ci sono voluti 17 anni dal lontano 2007 per avere diritto a un risarcimento in ragione della morte di un loro parente, trasportato in ambulanza all’Ospedale Fiorini di Terracina e lasciato cadere da una barella. Un evento tragico, non intenzionale, che causò la morte del paziente.
A distanza di quasi venti anni, gli eredi ottengono il risarcimento da parte dell’Asl di Latina, non senza aver dovuto lottare anche nelle aule di Tribunale. In tutto, dopo transazione, sono 380.364 euro.
Dopo l’incidente gli eredi hanno convenuto in giudizio l’Asl di Latina innanzi al Tribunale di Latina, la quale si è costituita a mezzo di un fiduciario della Compagnia Am-Trust. Dopo la sentenza di primo grado, a seguito del deposito della consulente tecnico d’ufficio, resa nel procedimento di appello, è pervenuta la relazione della Compagnia nella quale si prospettava una potenziale esposizione risarcitoria molto elevata a carico dell’Asl, oltreché spese legali.
Al contempo, gli eredi avevano rappresentato di essere disponibili a transigere all’importo omnicomprensivo di 380.000 euro con abbandono della causa di appello.
Nella seduta di mediazione tra eredi e Asl, tenutasi lo scorso 1 ottbre, a seguito delle risultanze della consulenza tecnica d’ufficio, il Comitato Valutazione Sinistri ha rilevato che il decesso è stato determinato da una concomitante responsabilità tra i sanitari dell’Ares 118 e dell’Ospedale di Terracina, nell’ordine del 75% per l’Asl Latina e del 25% per l’Ares 118.
Lo stesso Comitato Valutazione Sinistri ha dichiarato persistere una probabilità molto alta di rischio di soccombenza, in particolar modo dalle risultanze della consulenza tecnica d’ufficio ormai espletata in Corte di Appello e dalla contrattazione eseguita dall’Azienda, ed ha ritenuto opportuno chiudere il sinistro accogliendo la transazione.
La Asl, soccombente, si riserverà “di coltivare in separata sede, sia stragiudizialmente che giudizialmente, l’azione di regresso e rivalsa nei confronti dell’Ares 118 per il recupero della quota parte in proporzione alla percentuale di responsabilità”.