MONTE SAN BIAGIO, STADIO “ALDO MORO”: I DUBBI DELL’OPPOSIZIONE IN UNA INTERROGAZIONE

All’adunanza del Consiglio Comunale del 29 settembre i gruppi di opposizione “Monte San Biagio Futura” e “Siamo Monte San Biagio” hanno rivolto al Sindaco Carnevale un’interrogazione riguardante i lavori di ristrutturazione dello stadio comunale “Aldo Moro”

Inaugurato nel 1979, l’impianto fu concepito come complesso polifunzionale, dotato non solo del campo da calcio ma anche di pista di atletica, campo da tennis, pedane per i lanci, campo pluriuso (basket, pallavolo, pallamano), strutture andate progressivamente a deteriorarsi sino a divenire definitivamente inutilizzabili.  

Il progetto in corso di realizzazione – del totale importo di circa 460mila euro, finanziati con un mutuo concesso dall’Istituto per il Credito Sportivo – non rispetta la caratteristica della polifunzionalità, non prevedendo il ripristino della pista di atletica, delle pedane e del campo da tennis: come risulta dagli allegati progettuali, da impianto polisportivo, lo stadio comunale “Aldo Moro” diventerà esclusivamente calcistico.

La scelta della Giunta non ci trova d’accordo: nell’ormai lontano 1979 Monte San Biagio riuscì a realizzare un impianto polisportivo modello, peraltro ben inserito in un’ area verde, con viale alberato e panchine, dove generazioni di giovani, oltre al calcio, hanno avuto la possibilità di incontrarsi e praticare anche altre discipline sportive: il tennis, con corsi e tornei organizzati dalla Pro Loco; la pallavolo, grazie all’associazionismo cattolico; l’atletica, curata dai docenti di educazione fisica della scuola media inferiore.  L’attuale intervento di riqualificazione era indubbiamente l’occasione migliore per il recupero di queste strutture da tempo abbandonate. Invece, chi voglia praticare discipline sportive outodoor diverse dal calcio sarà ancora costretto ad indirizzarsi verso i comuni limitrofi ed a rivolgersi a strutture private. 

Né ci convince – spiegano in una nota i consiglieri comunali Guglielmo Raso, Ermanna Casale, Gianpiero Trani, Gesualdo Mirabella – la motivazione del Sindaco, per il quale la scelta di valorizzare il solo campo da calcio è dovuta, a suo dire, allo scarso interesse, nel nostro comune, per la pratica di altre discipline.

Siamo del diverso avviso che la pratica dello sport sia un diritto del cittadino; e che l’Ente abbia il dovere di promuovere e favorire la cultura sportiva nella sua globalità, garantendo, soprattutto ai più giovani, un’offerta sportiva il più possibile ampia e diversificata. Per questo, in armonia con le esigenze dell’attività agonistica calcistica, riteniamo che l’impianto comunale vada restituito alla fruizione pubblica.

Pertanto, è necessario che, nel lungo periodo, venga rimeditata quella polivalenza del complesso sportivo comunale ormai venuta meno; nell’immediato, è prioritario che almeno il campo pluriuso venga realizzato, così come previsto dal progetto, e che venga aperto alla pubblica fruizione, predisponendo un apposito regolamento che disciplini tempi, modalità e costi (ovviamente modici ) di utilizzo; nonché un efficiente servizio di sorveglianza.

Siamo convinti – concludono i consiglieri di minoranza – che l’impianto sportivo comunale “Aldo Moro” sia in grado di ospitare un “parco dello sport”, e cioè uno spazio in cui  cittadini e turisti, senza confliggere con l’attività calcistica della locale società, possano incontrarsi, socializzare e dedicarsi all’attività motoria, magari avendo a disposizione un percorso fitness (sbarre per trazioni, parallele) realizzato con materiali eco compatiibili e di facile rimozione: soluzione questa estremamente economica e di agevole realizzazione.

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