“MODI PER SOPRAVVIVERE” UNA GUIDA PER L’ESISTENZA DETTATA DA FABRIZIA RAMONDINO

Scritto e a cura di Orazio Ruggieri

Metti una sera, un incontro su Fabrizia Ramondino, metti la presenza  autorevole di critici che moderano e che intervengono per impreziosire e rendere alato il messaggio che ne scaturisce, metti la presenza dell’avv. Stefano Manzo, recensore raffinato ed esaustivo di pubblicazioni  che il tempo non avvolgerà mai con la polvere dell’oblio, oltre che pensatore originale e coerente, sempre dedito alla verifica empirica delle teorizzazioni cui dà forma scritta o verbale, mettici l’impegno inesauribile dell’assessore Salvatore Mazziotti che sforna una nuova perla organizzativa, per spessore culturale e gradimento dal parte della critica e della gente di ogni estrazione sociale, mettici, soprattutto, un pubblico interessato e vivamente partecipe ed ecco fornita la ricetta del sicuro successo che coronerà i lavori di domenica 26 novembre, quando, a Itri, presso l’aula consiliare, alle ore  18,00, verrà presentato “Modi per sopravvivere”, il libro di Fabrizia Ramondino, la cui divulgazione è curata dalla dott. Mirella Armiero. Ed è proprio la stessa dott. Armiero, a parlare della scrittrice che, a Itri, ha lasciato un segno indelebile, fino alla sua dipartita dalla vita terrena, avvenuta il 23 giugno del 2008, all’età di 72 anni, con parole che ne interpretano alla perfezione la valenza della sua testimonianza letteraria e del suo messaggio sociale. “Fabrizia Ramondino parla ancora ai lettori contemporanei.

Un discorso politico come il suo (nel senso più alto del termine) manca quasi completamente nel panorama degli scrittori italiani di questi anni. Questa antologia di testi –sottolinea la Amiero-  ripercorre temi e tappe del suo impegno, mai disgiunto dall’attività di narratrice. Dall’esordio nel 1977 con l’inchiesta sui disoccupati organizzati che con la sua forma peculiare occupa un posto di rilievo nella letteratura del genere per originalità e spessore e merita una attenta rilettura, fino agli articoli per quotidiani e periodici sui temi ancora così cruciali della guerra e della decolonizzazione. Come accade a pochi altri intellettuali, tra Fabrizia Ramondino e l’oggetto delle sue indagini o dei suoi racconti non c’è alcuna presa di distanza, nessuna espressione giudicante. L’ascolto le è sempre parso necessario, ineludibile. La sua visione del mondo resta basata sullo scambio, sulla capacità quasi leopardiana di non ritrarsi di fronte al dolore, proprio e altrui, come risulta evidente in un testo oggi di bruciante attualità, in cui Ramondino esprime non solo la sua posizione radicale contro le armi ma, nello specifico, una forte preoccupazione per la diffusa, avanzante sfiducia nella formalizzazione istituzionale dei diritti umani. Tra gli altri temi trattati dalla scrittrice: la questione pedagogica; lo sviluppo del Mezzogiorno; i problemi di Napoli, dal degrado dei Quartieri spagnoli fino alla crisi dei rifiuti del 2008, in uno dei suoi ultimi articoli”. Giova ricordare, per le generazioni che non sono state coeve del suo momento letterario creativo, che Fabrizia Ramondino (1936-2008) è stata una scrittrice italiana. Nata a Napoli, durante la sua vita ha soggiornato in Spagna, in Francia e in Germania, dove ha sviluppato la sua educazione cosmopolita.

E a riproporne la figura e il messaggio che ci ha lasciato, per l’appuntamento “In ricordo di Fabrizia Ramondino”,  insieme a Mirella Armiero, che curerà la presentazione dell’opera “Modi per sopravvivere”, ci saranno , con il moderatore Giovanni Ardizio, Goffredo Fofi, critico e saggista, l’avvocato Stefano Manzo, la dottoressa Laura Fidaleo, e il prof. Salvatore Mazziotti, assessore alla Cultura al Comune di Itri, che, insieme alla Pro Lo Loco e all’associazione “Itri in Europa”, ha organizzato l’evento.  E, allora, dopo aver dato un autentico senso culturalmente positivo alla giornata, possiamo, in maniera goliardicamente epicurea, concludere “metti una sera a cena…tutti insieme e spassionatamente!”.

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