MINTURNO PRIMO PPI DELLA PROVINCIA, PRIVERNO E SEZZE IN CRESCITA NEL I SEMESTRE 2019.

Il complesso dell'ex Ospedale San Carlo, oggi in parte destinato alla Casa della Salute (edificio di fronte) e in parte al Punto di Primo Intervento (a destra). Molte sale sono però rimaste inutilizzate.

Durante tutto l’arco temporale che va dal 1° gennaio 2019 al 30 giugno il Punto di Primo Intervento di Minturno ha rilevato 6119 accessi tramite il sistema informativo di Gestione Integrata Pronto Soccorso Emergenza (GIPSE). Il PPI dell’estremo sud-pontino è risultato essere come negli anni precedenti l’unità di emergenza, al di fuori dei DEA (Latina e Formia) e dei Pronto Soccorso (Terracina e Fondi), con il maggior numero di utenti. Essendo Minturno un comune a vocazione turistico-balneare, è facile ipotizzare che i dati del secondo semestre possano superare di gran lunga quelli del primo. Non è da escludere conseguentemente che il presidio di Viale degli Eroi superi i 21mila accessi, come avvenuto del resto durante il 2018.

SEZZE: SECONDO PPI DELLA PROVINCIA NONOSTANTE TUTTO!

Nonostante il PPI di Sezze sia stato recentemente oggetto di un attacco vandalico da parte di un residente (si legga “Sezze. Mette a soqquadro Punto di Primo Intervento, danneggiate strumentazioni. Arrestato 39enne”), i numeri dicono che la struttura inaugurata nel 2014 contestualmente all’apertura della Casa della Salute è in ascesa nel numero degli accessi. Nel 2017 il PPI setino aveva chiuso con più di 8900 pazienti (tra dimessi e trasferiti) e l’anno seguente con 9600 utenti in uscita. Ora solo nei primi sei mesi di quest’anno i dati forniti dall’ASL ci dicono che sono 4878 gli acuti che hanno usufruito dell’unità di urgenza di Via San Bartolomeo.

Ppi sezze vandalizzato dal 39enne
Un’immagine del Ppi di Sezze vandalizzato nella mattina del 6 agosto

SEZZE IN CRESCITA ANCHE D’ESTATE

Considerato nei due mesi estivi di Luglio e Agosto il maggior numero di presenze nel centro dei Lepini, dovuto alla permanenza di ex residenti e discendenti di residenti che vi trascorrono le ferie (per quanto l’incremento non possa essere comparato con quello delle località della costa), è lecito prevedere che il PPI setino possa avvicinarsi al termine dell’anno ai 10mila accessi. Al 22 agosto 2019 Sezze ha conteggiato 6400 entrate.

LA CRESCITA DEL PPI DI PRIVERNO

A Priverno ancor prima che venisse inaugurato il nuovo PPI all’interno della “Cittadella della Salute” di Via Madonna delle Grazie (14 maggio di quest’anno), già la vecchia unità inserita nel vecchio Ospedale Regina Elena segnava dati in aumento. Il primo semestre si è chiuso con 3133 accessi e un semplice calcolo di proporzioni lascerebbe pensare che la nuova struttura, inserita nel complesso della Casa della Salute, sia destinata ad oltrepassare di gran lunga il numero dei 6mila (molto più dei 5200 utenti del 2018). La Cittadella della Salute è peraltro localizzata in un’area più facilmente accessibile per gli autoveicoli, oltre ad essere l’unità di emergenza dotata di una strumentazione moderna.

Il nuovo Punto di Primo Intervento di Priverno in Via della Madonna delle Grazie 23. Chiusa invece la vecchia struttura localizzata nell’ex Ospedale Regina Elena.

SABAUDIA E IL RICORSO DI BRUGNOLA

A Sabaudia il numero di accessi dal 1° gennaio di quest’anno al 30 giugno è di 3060 persone. I mesi estivi molto probabilmente segneranno un picco di affluenze che sarà annoverato nel calcolo complessivo dell’anno 2019. Qui il Presidente del Comitato civico in difesa del PPI Franco Brugnola sta redigendo il ricorso al TAR per impugnare il Decreto del Commissario ad Acta n. 303 del 25 luglio 2019. Proprio quell’Atto firmato dal Presidente della Regione Lazio Zingaretti che, in linea con il DCA n. 257 del 5 luglio 2017, segnerà un depotenziamento dei servizi all’interno dei PPI a partire dal 1° gennaio 2020.

DON LUIGI DI LIEGRO DI GAETA

Gaeta, dopo Minturno e Sezze, registra il maggior numero di entrate: 4079 solamente nel semestre “non estivo”. Come nel caso di Sabaudia e Minturno, i mesi di luglio e agosto sono destinati a mostrarci un netto incremento nel numero di utenti in ragione del periodo vacanziero in corso. Non è da escludere che l’anno 2019 si chiuda con cifre attorno ai 9mila/10mila confermando quelle degli anni precedenti. La vicinanza col DEA dell’Ospedale dono Svizzero di Formia non ha mai vanificato la rispondenza dell’unità di emergenza gaetana ai bisogni sanitari dei residenti e dei turisti.

CISTERNA E CORI

Cisterna di Latina, città di quasi 37mila abitanti, ha registrato finora 3270 accessi. I numeri del PPI cisternese sembrerebbero sottodimensionati e risentire della concorrenza dei vicini DEA del Santa Maria Goretti, dell’unità di emergenza dell’ICOT del Gruppo Giomi s.p.a. nonché col Pronto Soccorso della Casa di Cura “Città di Aprilia”. A queste strutture si deve aggiungere il nuovo Policlinico dei Castelli inaugurato lo scorso anno lungo la Nettunense in località Fontana di Papa (Ariccia). Il PPI inserito nell’Ospedale di comunità di Cori è quello che registra i dati più bassi (2692). La presenza di villeggianti italiani e stranieri durante il periodo di agosto/settembre nello storico centro dei Lepini potrebbe tuttavia produrre un’inversione di tendenza nel numero complessivo di utenti a fine anno.

Massimo Silvi leader storico del Comitato Civico di Cori

MANIFESTAZIONE IL 5 SETTEMBRE A ROMA

Il Comitato civico di Cori è chiamato a dare il massimo in occasione della manifestazione del 5 settembre a Roma davanti all’assessorato alla Sanità in Via Rosa Raimondi Garibaldi. Quel giorno si incontreranno in mattinata presso gli uffici della Regione l’assessore alla Sanità e all’Integrazione socio-sanitaria Alessio D’Amato e i sindaci dei sette comuni pontini sede di PPI.

NUMERO DI ACCESSI ELEVATO TRA LE ORE 20.00 E LE ORE 22.00 ANCHE D’INVERNO

Infine si evidenzia in maniera chiara in tutti e sette i Punti di Primo Intervento l’alto numero di affluenze nella fascia oraria dalle ore 20.00 alle ore 22.00. A Sabaudia ad esempio, anche da gennaio a giugno, il numero di utenti che ricorre alla struttura di Via Conte Verde tra le ore 20.00 e le ore 21.00 è nettamente superiore al numero di persone che vi accedono in ciascuna ora collocata nell’intervallo di tempo tra le ore 11.00 e le ore 16.00.  

 

 

 

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