Sarà processato con il rito abbreviato Eduardo Di Caprio, l’uomo che a Scauri, nel gennaio 2019, investì uccidendolo Cristiano Campanale
Ieri al Tribunale di Cassino, è iniziato il processo che vede sul banco degli imputati Eduardo Di Caprio, il 35enne che investì Campanale nella sera del 25 gennaio scorso.
Davanti al gup Salvatore Scalera, i parenti di Campanale hanno fatto domanda per la costituzione di parte civile: nello specifico i famigliari e gli zii, i quali hanno anche richiesto fosse citata Cattolica, l’assicurazione dell’auto che investì il 27enne di Scauri in quella terribile notte di un anno fa.
Gli avvocati di Di Caprio – Cardillo Cupo e Iaderosa – hanno scelto il rito abbreviato per il loro assistito dopo che il gip del Tribunale di Cassino, Domenico Di Croce, aveva disposto il giudizio immediato ritenendo che le immagini della videosorveglianza, che aveva ripreso l’investimento, fossero prova evidente della responsabilità.
Come noto, Eduardo Di Caprio, già pregiudicato, e titolare di un negozio di surgelati, investì con la sua Ford Fiesta, lungo la strada che porta alla stazione di Minturno, in via Sebastiani, Cristiano Campanale.
Il luogo dell’investimento, peraltro, è localizzabile di fronte al Sottozero Congelati Surgelati, l’attività che gestiva Di Caprio prima di essere arrestato. Nella stessa sera, dopo la tragedia, anche il fratello di Campanale, Andrea, fu aggredito dal Di Caprio, ragione per cui l’imputato è accusato sia di omicidio nei confronti del deceduto Cristiano, che di tentato omicidio e lesioni aggravate per l’episodio che ha coinvolto Andrea.