MINTURNO, INTESA POLITICA FEDELE-D’AMICI. MINTURNO LIBERA SODDISFATTA

Vincenzo Fedele e Pino D'Amici
Vincenzo Fedele e Pino D'Amici

Minturno Libera esulta per l’intesa tra l’avvocato Pino D’Amici e l’ex consigliere comunale Vincenzo Fedele: “Crediamo fermamente nel rilancio di questa città”

LA NOTA – “Non possiamo che manifestare la nostra soddisfazione per l’intesa raggiunta tra l’avvocato Pino D’Amici e l’ex consigliere (ed ex assessore) comunale Vincenzo Fedele e l’unione dei loro rispettivi gruppi civici. Quest’ultimo periodo é stato ricco di dialoghi e incontri incessanti e siamo fieri di poter dire che Minturno Libera é stata tra i fautori di questo progetto di ricompattamento e di rinnovamento, portando avanti da subito l’idea di una coalizione di tutte le anime del centrodestra locale che condividano i nostri stessi valori.  Un progetto cui ci siamo dedicati con vigore, in primo luogo per la stima e la fiducia reciproca con D’Amici, Fedele nonché con Tommaso Iossa, ma soprattutto perché basato su idee e valori per noi fondamentali, come ad esempio la politica fatta solo ed esclusivamente per amore del proprio territorio. 

Crediamo fermamente nel rilancio di questa città attraverso un lavoro sinergico che permetta di non sprecare risorse ma di utilizzarle per il raggiungimento di quelli che saranno sempre i nostri cavalli di battaglia: diminuzione della pressione fiscale che è aumentata vertiginosamente durante l’attuale consiliatura, attuazione di una progressività delle imposte che permetta di esentare i redditi più bassi dal pagamento dell’addizionale Irpef, ripristino delle indennità di carica di sindaco e assessori alla situazione ante 2016 (quando furono aumentate del 20% dall’amministrazione in carica), creazione di un nuovo sistema per l’accesso al lavoro che sia innovativo, meritocratico, trasparente e meno nepotistico, una maggiore vigilanza e una minore sudditanza sull’operato delle ditte vincitrici degli appalti sul territorio comunale, l’attivazione di taluni servizi di pubblica utilità sospesi o non più erogati dal 2016 in poi, come l’asilo nido comunale e il trasporto scolastico (scuolabus)”.

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