MINTURNO. I DATI BALLERINI SULLA TARI. ML: “TARIFFA AUMENTATA, È UN GRANDE BLUFF DEL COMUNE”

Tari

Minturno Libera: “Tariffe Tari, il grande bluff del -9%. La verità è che durante l’era del sindaco di Minturno Stefanelli è aumentata del +6%”.

Il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli

Gli attivisti di Minturno Libera hanno confrontato i dati della Tari nel Comune di Minturno e qualcosa non torna. Secondo il loro studio che rapporta la tariffa dal 2015 in poi, non ci sarebbe stata alcuna diminuzione della tariffa dei rifiuti, anzi, denunciano una vera e propria dissimulazione dei dati, con tanto di clamore mediatico costruito ad hoc, arrivando a definire gli amministratori attuali, a cominciare dal sindaco Gerardo Stefanelli, come “veri maghi a “spacciare” i numeri con artifizi che camuffano i dati effettivi e a tirare una “loro linea” parallela alla realtà”. La tariffa in realtà sarebbe aumentata nel lungo periodo. Di seguito il comunicato integrale di Minturno Libera.

“Le affermazioni del sindaco concernenti la riduzione di circa il 9% delle tariffe della Tari per il 2020 erano abbastanza prevedibili dallo scorso anno ma ci ha sbalordito ancora una volta la nonchalance con la quale cerca di vendere per diminuzione di un anno il rincaro nel lungo periodo.

Tutto ciò riassume ancora una volta perfettamente il modus operandi di questa amministrazione che continua a vendere fumo ai cittadini e a sparare numeri a proprio piacimento senza confronti con gli anni precedenti, nonostante, come abbiamo già spiegato, un dato statistico non significa nulla senza dei dati di riferimento.

Allora ve li riportiamo noi e vi spieghiamo nel dettaglio, passo dopo passo, come hanno costruito il grande bluff.

Partiamo dal presupposto che questa amministrazione è in carica dal giugno 2016 e, quindi, le tariffe dovrebbero confrontarle con quelle in vigore fino a quella data per vedere se hanno subito una diminuzione o un aumento, altrimenti fanno un confronto con loro stessi, insomma quello che hanno appena fatto.

Minturno Libera
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Ma non è tutto. Come ben ricorderete, nel 2019 le tariffe avevano subito un clamoroso aumento del 7% che però i nostri Illuminati avevano attribuito a debiti pregressi.

Quindi, se questi debiti sono stati saldati interamente lo scorso anno, il tanto conclamato – 9% sarebbe dovuto quasi interamente a questo fattore e la diminuzione reale sarebbe solo del 2%, nonostante i famigerati introiti della raccolta differenziata, del recupero degli evasori e delle multe elevate per abbandono di rifiuti tramite le terribilissime fototrappole. Ma non è finita.

Andando a ritroso, si può notare che anche nel 2018 le tariffe avevano subito un piccolo aumento, stavolta di circa il 4%.

Quindi, utilizzando l’anno 2017 come punto di partenza, il primo in cui gli stefanelliani hanno imposto le tariffe della Tari, queste non hanno subito praticamente nessuna variazione, sono semplicemente aumentate e poi ridiscese fino ad attestarsi sul punto di partenza.

Ma il dato si fa ancora più interessante se confrontato con le tariffe in vigore prima dell’Era Stefanelliana.

Ed è proprio con quelle che abbiamo fatto il confronto e il risultato è sbalorditivo: rispetto al 2015 le tariffe TARI hanno subito un incremento medio del 6% circa.

E allora, quali sono i costi aggiuntivi apportati dall’amministrazione illuminata per vanificare tutti questi tanto pubblicizzati nuovi introiti?

Va riconosciuto il merito: sono dei veri maghi a “spacciare” i numeri con artifizi che camuffano i dati effettivi e a tirare una “loro linea” parallela alla realtà.

Mauro De Lillis, sindaco di Cori

In sintesi, stavolta gli Illuminati hanno provato a vendere un aumento del 6% durante la loro amministrazione come una diminuzione del 9%, applicando dei rincari annui consequenziali e poi una diminuzione nell’ultimo anno.

Non è da sottacere che lo stesso stratagemma è stato utilizzato dai loro compagni piddini di Cori, magari si sono confrontati. Anche qui, a seguito di un aumento del 20% del 2018, nel 2019 spacciarono una diminuzione del 10%.

Ricordatevi sempre le parole di George Orwell: “La menzogna diventa verità e passa alla storia”, cerchiamo di non farlo accadere. Controllate voi stessi i bollettini del 2015 e quelli che riceverete l’anno prossimo.

Tali tariffe sono calcolate al netto delle imposte regionali e provinciali che comunque sono in percentuale rispetto all’importo stabilito dal Comune e, quindi, non cambiano la differenza percentuale tra un anno e l’altro”.

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