MINORENNE PALPEGGIATA DAL SAGRESTANO DURANTE LA CENA PARROCCHIALE: IN DUE COME PARTI CIVILI

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Palpeggia una minorenne durante una cena: rischia il processo un sagrestano che opera nella Diocesi di Latina

Deciderà il prossimo 27 novembre il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Morselli, sul caso del 31enne pontino accusato di aver palpeggiato le parti intime di una minorenne durante una cena parrocchiale. Nel corso di quella cena, il 31enne, sagrestano della parrochia di Sermoneta Scalo, avrebbe indotto anche due minorenni a palpeggiare le parti intime della vittima e successivamente avrebbe sua volta toccato seno e didietro della ragazza.

Un caso emerso lo scorso ottobre e con una eco mediatica rilevante visto che si tratta di un sagrestano, ossia un addetto alla cura della chiesa e alle varie piccole mansioni connesse al culto.

L’indagine del sostituto procuratore di Latina, Andrea D’Angeli, a carico del 31enne è stata delegata ai Carabinieri, scaturita da una denuncia della famiglia della ragazzina la quale, all’epoca dei fatti (qualche anno fa, nel 2016), era ancora minorenne. Lo scenario è quello di una cena di gruppo – all’incirca trenta persone – all’interno di un ristorante. Clima gioviale e partecipativo di una comitiva di persone che si conoscono bene tra di loro, compreso il sagrestano indagato.

I denuncianti hanno dichiarato ai Carabinieri che la ragazzina sarebbe stata vittima di palpeggiamento da parte del sagrestano durante la cena conviviale. Un episodio che sarebbe stato visto da un’altra ragazza presente alla cena. Una testimone oculare che è già stata ascoltata dagli investigatori.

Il sagrestano, Massimiliano Noce, ha ricevuto l’avviso di conclusioni indagini e la Procura ha provveduto alla richiesta di rinvio a giudizio. A costituirsi parti civili la ragazza palpeggiata e l’associazione “Insieme con Marianna”.

Noce era impegnato nella parrocchia San Tommaso d’Aquino di Pontenuovo, a Sermoneta Scalo. Già all’epoca dei fatti, era stato allontanato dalla Diocesi di Latina. Secondo gli inquirenti, il trentenne “ricoprendo un ruolo di responsabilità, ha indotto alcuni minori a lui affidati anche per ragioni di istruzioni a toccare, abbracciandola, una minore, partecipando con questa modalità, palpeggiando il seno e i glutei dell’adolescente che all’epoca aveva 14 anni, compiendo in questo modo atti sessuali senza il suo consenso”.

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