MINORENNE MALMENATO E PRESO A BOTTIGLIATE IN ZONA PUB: ARRESTATO 19ENNE A LATINA

Accusato di aver aggredito un minorenne nella zona pub di Latina, colpendolo con una bottiglia: interrogato dopo l’arresto il 19enne

È stato arrestato nei giorni scorsi, in ragione dell’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, il 19enne di nazionalità marocchina, Mohamed Maohuachi, difeso dall’avvocato Daniele Giordano e accusato di aver aggredito e preso a bottigliate un sedicenne in Via Fratelli Bandiera, a Latina. L’aggressione ai danni di un sedicenne del capoluogo, avvenuta in zona pub, risale al 2 giugno 2024 quando a intervenire, di notte, furono i Carabinieri della Sezione Radiomobile.

Il sedicenne, mentre era all’interno di un pub, aveva avuto un diverbio con l’allora diciottenne per futili motivi, il quale gli avrebbe puntato un coltello al fianco e intimato a uscire fuori dal pub. L’acredine risaliva a un circostanza accaduto giorni prima presso una discoteca di Latina. l’aggressore, infatti, sosteneva di essere stato guardato male dal sedicenne. Un motivo assolutamente inconsistente che, però, ha portato alla violenza, preceduta da qualche schermaglia sui social avvenuta nei giorni successivi al primo contatto vis a vis.

Appena usciti dal pub, il minorenne aveva chiesto la motivazione di quel gesto e subito dopo era stato colpito dall’altro giovane con una bottigliata che gli aveva procurato il taglio del labbro, la frattura del naso e la rottura di alcuni denti.

Giunti sul posto anche un mezzo del 118 che aveva trasportato la vittima presso il nosocomio di Latina “Santa Maria Goretti” dove era stato preso in cura dai medici.

Per tali fatti, il Gip del Tribunale di Latina ha disposto la custodia cautelare in carcere a carico del 19enne che, arrestato sull’isola di Ponza (dove è stato denunciato per possesso di sostanze stupefacenti) e portato nel carcere di Cassino, ha svolto l’interrogatorio di garanzia nella giornata di ieri, 2 settembre. Maohuachi si è avvalso della facoltà di non rispondere e l’avvocato difensore ha chiesto una misura meno afflittiva rispetto al carcere.

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