Affogò nella piscina del Virgilio Grand Hotel di Sperlonga il 12 luglio 2018: ora, per la morte della minorenne Sara Francesca Basso, dovranno rispondere per omicidio colposo tre persone
Si tratta di Mauro Di Martino, rappresentante legale della società che gestisce l’albergo, Francesco Saverio Emini, ex proprietario dell’albergo e Ermanno Corpolongo, il costruttore che aveva realizzato nel 2004 l’impianto di aspirazione.
A deciderlo stamani il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone che ha rinviato a giudizio tutti e tre per omcidio colposo.
Secondo il pubblico ministero Giuseppe Miliano, sarebbe stato il cattivo funzionamento dell’impianto di aspirazione a causare il decesso della 13enne di Frosinone in vacanza con la famiglia a Sperlonga.
La vittima della tragedia, originaria di Morolo, fu risucchiata dal sifone di aspirazione della vasca e trattenuta sul fondo mentre nuotava in piscina. Ad accorgersi di quanto stava avvenendo fu un turista americano che riuscì a a liberare Sara Francesca e a tirarla fuori. Un medico presente in albergo la rianimò e la bambina venne trasportata in eliambulanza al policlinico “Gemelli” di Roma, ma poche ore dopo morì.
Nell’udienza odierna i genitori della vittima si sono costituiti parte civile nel procedimento.