Agosto, come ogni anno, è un periodo caldo per il mondo della scuola. Sono giorni cruciali in particolare per i docenti precari, alle prese con le procedure informatizzate per l’assegnazione delle cattedre. Ma ancora una volta il sistema del Ministero dell’Istruzione e del Merito si è rivelato inadeguato, andando in tilt proprio alla vigilia della scadenza della cosiddetta mini call veloce.
“Da giorni – spiega Patrizia Giovannini, coordinatrice provinciale della Gilda Insegnanti di Latina – segnaliamo malfunzionamenti gravi: il portale respinge le domande dei precari con messaggi che negano i requisiti, anche a chi ha regolarmente presentato l’istanza inserendo tutte le sedi richieste. È una situazione inaccettabile, che dimostra l’incapacità del Ministero di garantire procedure affidabili e trasparenti”.
La Gilda Insegnanti chiede con forza la proroga della scadenza prevista per domani, martedì 19 agosto alle ore 9, affinché tutti i docenti possano esercitare il loro diritto a presentare domanda. “È paradossale – aggiunge Giovannini – che il Ministero continui a fissare le date a cavallo di Ferragosto, quando gran parte del personale è assente. I docenti precari non solo non hanno diritto alla monetizzazione delle ferie, ma neanche a godersele, costretti a rincorrere un sistema informatico in panne”.
Alle difficoltà della mini call veloce si sommano le anomalie nelle graduatorie provinciali per le supplenze, ancora non definitive a causa di errori tecnici dell’algoritmo ministeriale. “Le correzioni previste per chi ha conseguito nuove abilitazioni o la specializzazione sul sostegno non sono state recepite – denuncia Giovannini – e i punteggi risultano incompleti o errati. È evidente che, in assenza di un rapido intervento correttivo, le conseguenze ricadranno direttamente sulle nomine e sulle assegnazioni delle cattedre”.
In questo contesto, gli uffici periferici dell’Ambito Territoriale di Latina stanno lavorando senza sosta, pur con personale ridotto, in raccordo con l’Ufficio Scolastico Regionale. Ma il nodo resta a livello centrale. “Il MIM è lento, inadempiente e assente, – sottolinea Giovannini – mentre gli unici in grado di risolvere i problemi sono gli informatici del Ministero. C’è una scollatura eclatante tra l’ufficio centrale e quelli periferici, di cui fa le spese il territorio. Se non si interverrà subito, temiamo un avvio dell’anno scolastico nel caos più totale”.
“La Gilda Insegnanti – conclude Giovannini – continuerà a vigilare e ad affiancare i docenti in questa fase delicata, pronta a intervenire in ogni sede per tutelare i loro diritti e garantire una ripresa delle lezioni il più possibile ordinata e serena”.