La Polizia di Stato arresta due cittadini tunisini, presunti autori di una rapina ai danni di tre cittadini stranieri
Hanno negato le accuse i tunisini arrestati dalla Polizia di Stato lo scorso 4 marzo con l’accusa di aver rapinato appena fuori da un bar un cittadino di nazionalità indiana. Dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Laura Morselli, i due giovani hanno spiegato di non essere stati loro a compiere l’atto criminale.
I due cittadini tunisini, rispettivamente di 22 e 23 anni, sono ritenuti gli autori di una rapina avvenuta la mattina del 4 marzo in un bar di una zona limitrofa al centro cittadino. In particolare, i poliziotti delle Volanti sono intervenuti a seguito della richiesta di tre cittadini indiani ai quali si era avvicinato un gruppetto di altri tre stranieri. Uno di questi li avrebbe derubati del portafogli e del cellulare per poi minacciarli con un coltellino per farsi pagare la colazione, li avrebbe inoltre costretti a seguirlo per effettuare un prelievo al bancomat, non riuscendo però nell’intento.
I poliziotti, ottenuta la descrizione dei presunti autori della rapina e anche con l’ausilio della immagini della video-sorveglianza del bar, si sono messi subito sulle loro tracce, rintracciando a poca distanza dal luogo dei fatti uno dei tre, immediatamente riconosciuto da una delle vittime.
Un secondo uomo, anche lui di origini tunisine, è stato fermato dai poliziotti della Squadra Mobile, anche lui riconosciuto ed individuato grazie alla descrizione fornita dalle vittime. Al termine dell’interrogatorio, il Gip Morselli ha convalidato l’arresto e confermato il carcere per entrambi.