Minacce, botte e insulti: è stato giudica con il rito abbreviato un 38enne accusati di maltrattamenti e lesioni
Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Morselli, ha condannato alla pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione il 38enne di Latina, P.C. (le sue iniziali), assistito dagli avvocati De Mauri e Antonnicola. La donna, vittima delle violenze dell’uomo, difesa dall’avvocato Vita, è stata, secondo l’accusa, per anni picchiata e umiliata. Una condanna persino superiore alla pena richiesta dal pubblico ministero Martina Taglione che si era fermata a 3 anni.
L’accusa ha ricostruito tutta una serie di comportamenti che l’uomo ha messo in pratica, dagli insulti pesanti, fino a veri e propri pestaggi con calci, pugni e percosse. Non solo violenze fisiche, ma anche la privazione delle comunicazioni con il “sequestro” del cellulare.
Ad ogni modo le botte erano talmente violente da costringere la donna alle cure dei sanitari, a causa di diversi ematomi tra viso, braccia e gamba e una lesione al busto.
Alla fine, oltreché alla condanna senza possibilità di scontarla fuori dal carcere così come deciso dal Gup, l’uomo dovrà pagare una provvisionale di 5mila euro alla parte offesa, senza contare che il risarcimento sarà stabilito in sede civile dal giudice competente.