MINACCE E STALKING, IL CASO DI ELENA DA LATINA IN PARLAMENTO

Il caso di una ragazza che a Latina ha denunciato le persecuzioni messe in atto dal suo ex: postati i video con le minacce

“Il caso di Elisa A. è spaventoso e da oggi penso sia arrivato il momento per le istituzioni di dare un segnale forte e deciso. Siamo di fronte a una ragazza di 26 anni che riceve minacce di morte pubbliche, da parte del suo ex fidanzato, tutti i giorni. Minacce e maltrattamenti iniziati a febbraio 2023. A nulla sono valse le denunce partite ai carabinieri di Latina. Nel frattempo è stata costretta a spostarsi di domicilio, rivolgersi a un centro antiviolenza e aspettare che le direttive del Codice Rosso vengano applicate. A febbraio 2024 questo criminale viene ascoltato dai carabinieri di Latina ma non succede nulla anzi da quel momento inizia a pedinare Elisa, a minacciare la mamma e come se non bastasse detiene anche un’arma da fuoco. Nessuna istituzione si sta muovendo.

Pochi giorni fa, Elisa A. ha denunciato anche alla polizia di Roma, dopo che il suo abusatore l’ha minacciata per l’ennesima volta di femminicidio sui social. Questa ragazza ha 26 anni e la vogliamo viva. Dobbiamo muoverci e in fretta. Da questa mattina è partita una denuncia generale e per questo, con i colleghi e le colleghe del M5S e di Avs Stefania Ascari, Michela De Biase, Andrea Casu, Emma Pavanelli, Luana Zanella, Ilenia Malavasi, Antonella Forattini, Sara Ferrari, Francesca Ghirra, Ouidad Bakkali, Laura Boldrini, Silvia Roggiani, abbiamo presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno per fare ogni azione possibile al fine di proteggere Elisa dal suo persecutore e dare un segnale a tutte le donne che stanno combattendo la sua stessa battaglia. Non vi lasceremo sole”. 

Così spiega Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico. A firmare l’interrogazione urgente a Piantedosi anche il parlamentare Nico Stumpo.

“Sulla segnalazione social della signora Elisa A. la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere di concerto con le proprie capigruppo si è immediatamente attivata per la preliminare acquisizione dei dati e delle informazioni relative a questo caso cosi’ riverberato sui social, al fine di effettuare le opportune verifiche”. 

Così in una nota la presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, Martina Semenzato.

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