Eseguita una misura di divieto di avvicinamento a carico di un cittadino terracinese ritenuto responsabile di stalking, tentata estorsione e rapina
Nel pomeriggio di ieri, 13 giugno, i poliziotti del Commissariato di Terracina hanno eseguito un’ordinanza che dispone il divieto di avvicinamento alla parte offesa, con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di un 34enne terracinese, ritenuto responsabile dei reati di stalking, tentata estorsione e rapina.
La vittima ha raccontato prima oralmente e poi in sede di testimoniale di aver ricevuto percosse e minacce dall’indagato producendo anche numerosi messaggi e 18 foto ritraenti le percosse asseritamente subite dall’indagato.
Di concerto con la Procura, gli agenti del Commissariato di Terracina hanno avviato mirati approfondimenti investigativi nel corso dei quali è stata nuovamente sentita la parte offesa, che nel confermare il suo stato di ansia e paura per gli atteggiamenti dell’indagato, ha raccontato anche di altri episodi nei quali lo stesso, avendola vista in strada mentre era in auto, si era fermato repentinamente restando per diverso tempo a fissarla.
Nel corso delle attività sono stati poi acquisiti messaggi audio inviati alla vittima, nei quali l’indagato le rivolgeva chiare minacce di morte, confermate anche dall’esibizione di due bossoli d’arma da fuoco, che l’uomo le avrebbe mostrato facendole intendere che sarebbero stati per lei in caso di denuncia.
Sulla scorta degli elementi investigativi raccolti, la Procura ha richiesto l’applicazione di idonea misura cautelare. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, ravvisando il concreto pericolo di reiterazione dei reati e considerato il dichiarato senso di ansia e paura della vittima, ha disposto la misura del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico di controllo.