MILANO FASHION DA GAETA ALLA CONQUISTA DEL MONDO TRA PELLETTERIA E MASCHERINE

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Da Gaeta la Milano Fashion rilancia il suo progetto di espansione, dopo aver aperto “Starbag” e “Marina Militare”

In un’Italia ormai allo stremo delle forze, piegata dal Covid, dalle restrizioni, dalle chiusure, da un’economia in ginocchio, ci sono storie che meglio di altre sanno descrivere la resilienza e il motivo per cui gli italiani ne sono gli interpreti migliori, famosi nel mondo per essere capaci cioè di trasformare le difficoltà in opportunità, esempi di virtù umane e imprenditoriali che oggi sono come di incoraggiamento per cercare di andare avanti in questo momento così difficile.

D’altra parte è una vera e propria arte nostrana quella di non arrendersi mai e di trovare sempre nuove risorse, all’insegna della creatività e della qualità. Quello che può sembrare solo un vecchio luogo comune è invece la realtà che abbiamo davanti agli occhi, come ad esempio quella della Milano Fashion. La storia di questa eccellenza italiana arriva da Gaeta, ma parte oltre mezzo secolo fa da Napoli. È anzitutto una lunga storia familiare, persino antesignana del famigerato Made in Italy, che la Milano Fashion ha contribuito a creare e che oggi è conosciuto e commercializzato in tutto il mondo. La manualità artigiana e la cura del particolare, la tradizione manifatturiera della pelletteria italiana, le conoscenze della lavorazione conciaria, sono state tramandate di generazione in generazione, attraversando la storia italiana preunitaria, dall’epoca borbonica fino ai giorni nostri, attraverso un costante processo di mutazione e innovazione.

Una lontana passione legata alla sapiente maestria dei pellettieri meridionali che si è andata evolvendo nel corso del tempo e che la Milano Fashion ha trasformato in impresa di fama internazionale fin dal 1954. Un percorso di crescita che non si è arrestato neppure dinanzi alla crisi pandemica, e che anzi ha visto la produzione dell’azienda italiana, schierarsi in prima linea nella battaglia contro l’emergenza sanitaria, con la riconversione parziale del processo produttivo nella fabbricazione di mascherine, poi fornite ad alcuni dei Comuni della Provincia di Latina per fronteggiare la prima ondata Covid.

Segno di un’appartenenza ormai irreversibile con il territorio, dove questa azienda non ha smesso di creare nuove opportunità, riuscendo in un momento di grave crisi commerciale globale, addirittura ad espandersi, generando nuovi posti di lavoro – oggi conta oltre 30 dipendenti – e attirare l’attenzione e le commesse dei più grandi marchi italiani e del mondo, addirittura diventandone in alcuni casi licenziataria ufficiale: da ALV by Alviero Martini a RoccoBarocco, da Marina Militare a Ungaro, Navigare e tanti altri.

Ed è proprio da Gaeta che oggi la Milano Fashion rilancia il suo progetto di espansione, dopo aver aperto “Starbag” e “Marina Militare”, oltre ad altri punti vendita a Cassino, l’obiettivo è quello di aprire nuovi negozi in tutto il sudpontino, dunque ampliando contestualmente la superficie produttiva e potenziando le piattaforme di e-commerce dalle pagine dedicate “StarBag.it” e “MilanoFashion.Eu”. Allo studio c’è anche il progetto di aprire una scuola di formazione per designer accompagnata da stage in azienda allo scopo di generare nuovi spunti creativi e imprenditoriali nei più giovani così da fronteggiare le crisi occupazionale ed economica. Anzi, trarne beneficio, insegnare la resilienza, così che il Golfo di Gaeta non cerchi più un posto nel mondo, ma sia il mondo a cercare il suo posto nel Golfo di Gaeta.

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