Avrebbe manifestato l’intenzione di suicidarsi uno dei tre compagni di classe di Paolo Mendico, il ragazzo che si tolto al vita a settembre.
Il ragazzo che ha scritto in un chat il suo proposito di suicidio è indagato dalla Procura dei minori di Roma insieme ad altri due compagni per istigazione al suicidio. Si tratta di un quindicenne di Santi Cosma e Damiano che nella giornata di lunedì avrebbe scritto in una chat interna alla classe: “Mi suicidio anch’io”. Se sia trattata di una frase fuori luogo o di un proposito reale dopo aver saputo di essere indagato, non è ancora chiaro. Sul caso indagano i Carabinieri, mentre per la scuola Pacinotti è l’ennesimo campanello d’allarme.
intanto, ne giorni scorsi, pur con una smentita, il Ministero dell’Istruzione ha redatto una relazione che individua tre docenti come responsabili di non aver fatto tutto per arginare il bullismo di cui era vittima il 14enne Paolo Mendico, suicidatosi dopo aver detto in più occasione di non volere tornare a scuola.
La relazione che gli ispettori del Ministero dell’Istruzione hanno consegnato alla responsabile dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio individua alcune elementi per comprendere la vicenda di Paolo Mendico.
Tale relazione porterà alla contestazione di sanzioni disciplinari nei confronti di tre docenti dell’Itis Pacinotti che lavorano presso la sede centrale di Fondi e presso la sede distaccata di Santi Cosma e Damiano, cioè quella frequentata da Paolo Mendico. I tre docenti rischiano la sospensione, ma la loro posizione, sotto la lente della procura di Cassino, potrebbe assumere profili di carattere penale.