“METODO TIERO”, PER LA FIGLIA “VIP” UN POSTO CREATO AD HOC ALL’ICOT

Enrico Tiero
Enrico Tiero

Le assunzioni facili di Enrico Tiero detto “Fratone”: il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, autosospesosi dal partito, chiamato a difendersi da cinque accuse con il rischio di essere arrestato

Secondo i sostituti procuratori Antonio Sgarrella e Martina Taglione, che ne chiedono gli arresti domiciliari, il consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia e presidente dell’XI Commissione Sviluppo Economico e Attività Produttive, Enrico Tiero (58 anni), detto “Fratone”, ha stabilmente asservito la sua funzione pubblica agli interessi di vari imprenditori, tra cui quelle indagati in questa inchiesta eseguita dal Nucleo Pef della Guardia di Finanza e dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina.

Tutto in cambio di assunzioni di giovani e meno giovani e tessere nel partito di Fratelli d’Italia, così da avere più peso nel partito di Giorgia Meloni a Latina e provincia. D’altra parte Tiero è anche vice coordinatore regionale del medesimo partito. Un potere divenuto rilevante da parte di Tiero che viene considerato da uno dei dirigenti del Santa Maria Goretti di Latina come “deus ex machina della sanità”. Una sorta di longa manus pontina in Regione.

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Gli inquirenti parlano esplicitamente di “metodo Tiero”, votato alla corruzione e alla cura degli interessi particolari degli imprenditori: invece di interessarsi alla cosa in generale, “Fratone” sarebbe votato a quella specifica e privata, in cambio di utilità per lui.

Tra gli indagati per corruzione, infatti, c’è anche il direttore amministrativo dell’Icot del Gruppo Giomi, Roberto Ciceroni (63 anni). Secondo l’ipotesi accusatoria, Tiero avrebbe asservito la sua funzione di consigliere regionale e presidente della commissione per un mutuo scambio: da una parte l’assunzione della figlia a tempo indeterminato; dall’altra l’interessamento per pratiche finalizzate a più posti letto di due reparti (lunga degenza e medicina generale, rispettivamente 20 e 29 posti letti approvati dalla Giunta regionale nel dicembre 2023) e risorse finanziarie destinate a esami diagnostici di pazienti oncologici.

Uno scambio che sarebbe avvenuto anche con un altro degli indagati: l’imprenditore Maurizio Marasca (62 anni) dal quale Tiero avrebbe ottenuto l’assunzione di una ragazza in un Conad di Latina. Tiero dice a Marasca, intercettati: “Che te volevo di’! Ma mica te po’ serve na ragazza?”. E Marasca: “Mandame il curriculm, come c’ho l’opportunità te la inserisco”. Passa qualche settimana e l’imprenditore non fa niente, al che Tiero lo contatta manifestandogli la possibilità di essergli utile in quanto Presidente della Commissione Attività Produttive in Regione Lazio: “Posso essere utile, a me interessava lavora’ sul territorio”. Alla fine la ragazza viene invitata per un colloquio di lavoro, pur essendo dipinta come una persona con una scarsa igiene. In una conversazione, una collaboratrice dell’imprenditore spiega che “pulizia per noi è fondamentale”. Proprio da Marasca, la cui società controlla i Conad a Latina, è partita l’indagine, in quanto i Carabinieri del Nucleo Investigativo stavano indagando su una ipotesi di sfruttamento del lavoro all’interno dei supermercati.

Nonostante il colloquio della ragazza non fosse andato bene, Tiero sollecita la sua assunzione: “Famme fa’ sto fatto“. La ragazza viene assunta perché raccomandata dal politica che in cambio spiega all’imprenditore di quanto possa essere utile per la sua attività commerciale, essendo lui Presidente della Commissione Sviluppo Economico e Attività Produttive.

Ormai nota è la vicenda della figlia dell’indagato Enrico Tiero assunta all’ospedale Icot di Latina. Un’assunzione a tempo indeterminato arrivata nel 2023, dal momento che la figlia, già nel 2021, risultava assunta presso la struttura del gruppo Giomi, con funzioni amministrative. Un contratto a tempo determinato con scadenza a giugno 2023.

È proprio in ragione del cosiddetto patto corruttivo tra Tiero e il direttore amministrativo dell’Icot Roberto Ciceroni, che, secondo gli inquirenti, la figlia raggiunge lo “zaloniano” posto fisso con il contratto a tempo indeterminato. Una prospettiva allettante, tanto che il padre intercettato le dice: “Potresti pure chiedere un mutuo se ti vuoi inizia’ a vede uan casetta”. E il contratto a tempo indeterminato per la figlia è un miraggio: “Magari così non faccio più niente“.

Al contempo, gli inquirenti mettono in evidenza che il direttore amministrativo dell’Icot si interfaccia con Tiero perché la struttura aveva bisogno di più posti letto e di budget finanziari per pazienti oncologici. Il giorno dopo di una telefonata tra Ciceroni e Tiero, in cui il politico ex DC e Forza Italia, si era interessato agli obiettivi dell’ospedale, arriva l’assunzione della figlia. È lo stesso Tiero a vantarsi del fatto che aveva superato il nipote raccomandato di un altro soggetto interno al Gruppo Giomi: “Quello doveva mette il nipote di quella no, voleva lu scemo”. Siamo a luglio 2023.

Un’assunzione extra lusso dal momento che in quei mesi da gennaio a luglio di due anni fa, la Giomi non aveva assunto nessuno e il posto – spiega Ciceroni intercettato – “era l’unico”. Che non sia stata per meriti, l’assunzione, lo si evince dal fatto che lo stesso Tiero rimprovera la figlia che non era andata a lavorare, fino a ricevere una telefonata dal direttore dell’Icot, Ciceroni, in cui gli spiega che la figlia si stava comportando “malissimo”. Assenze e ritardi, tanto che il direttore dice al padre, Enrico Tiero: “Falle prendere la malattia, l’aspettativa“. Un modo per non creare problemi e disservizi nell’ospedale. Comportamenti che avevano adirato i massimi vertici dell’Icot e fatto perdere la faccia allo stesso Ciceroni il quale si era speso per far assumere la figlia del politico. Assenze della figlia che arrivano anche a 11 giorni in un solo mese. Secondo gli inquirenti, la ragazza si sentiva al riparo da tutto, essendo stata assunta perché figlia del politico, tanto da avere avuto per sé un posto e un orario di lavoro ad hoc, creati di proposito per l’assunzione. E non solo: lo stesso padre incita la figlia ad andare sì sul posto di lavoro, ma non per fare il suo dovere, piuttosto per studiare e prepararsi all’esame universitario. Studiare invece di guardare i film al pc: è questa la raccomandazione. Una super privilegiata che le colleghe chiamano la “Vip”.

Dopo l’assunzione, Tiero contatta un suo collaboratore a cui dice di chiamare l’allora direttrice generale dell’Asl di Latina, Silvia Cavalli, per farle avere l’elenco delle cose da sollecitare in Regione in favore dell’Icot, tra cui i posti letto di lunga degenza.

A dicembre 2023, la Regione approva la Programmazione ospedaliera 2024-2026, incrementando di 49 posti letti all’Icot: 29 per medicina generale e 20 per lungo degenza, stanziando rispettivamente oltre 2.7 milioni di euro e poco di 1 milione di euro.

L’interessamento di Tiero avviene anche per la revisione del budget destinato dalla Regione agli esami Tac dei pazienti oncologici. Più esami vengono effettuati della struttura sanitaria convenzionata con l’Asl, più l’ospedale, in questo caso l’Icot, riceve rimborsi. Una manovra osteggiata dalla direttrice Cavalli in quanto avrebbe favorito un singolo ospedale rispetto ad altri. A un suo interlocutore, direttore di una Uoc dell’Asl di Latina, Tiero spiega di non demordere: “Debbo n’attimo capi’ a Roma se me riesco a inventa’ qualcosa”, così da arrivare “a dama“.

All’interlocutore, “Fratone” dice a chiare lettere: “Fateme fa a me, fateme lavora’ come dico io perché sennò non funziona perché sennò non possiamo anda’ ufficialmente a perora’ un privato a discapito de latri, diventa un casino. Dobbiamo cerca’ d’arriva’ a dama e io mi sto a cerca’ di capi’ come fa“.

Ad agosto 2023, Tiero spiega al direttore amministrativo dell’Icot cche aveva parlato della questione “budget finanziari” con il Presidente della Regione Francesco Rocca e che aveva smosso i canali per parlare con la direttrice dell’Asl di Latina, Silvia Cavalli, contraria ad affidare i budget alla sola struttura ospedaliera. L’operazione di Tiero e il suo interloquire sembra poter andare a buon fine. Uno dei direttori del Goretti gli dice: “Sei diventato il deus ex machina. Adesso devi diventare il punto di riferimento dell’Università Sapienza Polo Pontino”.

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