Avviso di conclusione indagine per il noto commerciante e “stocchista” di Latina, Luigi Murciano: l’inchiesta del Nipaaf di Latina
A riportare la notizia è il Messaggero edizione Latina nella giornata di oggi, 29 maggio. Lo slogan di Luigi Murciano, diventato un vero influencer dei social, è diventato virale: ““Tutto rubatoooo”. Murciano conta oltre 400mila follower e milioni di visualizzazioni.
La Procura di Latina, però, ha aperto un fascicolo per ricettazione nei confronti del commerciante pontino, famoso per i prezzi stracciati che mostra sui suoi profili social. Al centro dell’indagine un lotto di detersivi “Dash” che sarebbe stato acquisito da Murciano – amministratore unico della “Giomar srl” con sede in via Albanese 56, lungo la Strada Statale Pontina – e messo in vendita nel suo negozio, assalito da tanti acquirenti soprattutto le domeniche. Secondo l’accusa, quella merce non poteva trovarsi sugli scaffali.
Il lotto in questione, come spiega il Messaggero, era stato classificato dalla casa produttrice come non idoneo alla vendita. Nel novembre 2023, era stato affidato alla Ecosystem di Pomezia con l’incarico di smaltirlo secondo le normative sui rifiuti speciali pericolosi. Invece di distruggerlo, l’azienda avrebbe ceduto la merce a Murciano. Ecco perché anche il titolare della Ecosystem di Pomezia, Massimo Ortoloni, è indiziato di avere gestito illecitamente i rifiuti.
Lo scambio, avvenuto a marzo 2024, avrebbe fatto scattare il sequestro da parte del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale del Comando Carabinieri Forestale di Latina, che ha requisito i flaconi e ne ha poi disposto lo smaltimento.
Il sostituto procuratore di Latina Giuseppe Bontempo, titolare dell’inchiesta, sospetta che non si tratti di un episodio isolato. Le indagini sono in corso per stabilire se vi siano stati altri casi analoghi, e soprattutto per ricostruire la filiera che avrebbe consentito l’immissione sul mercato di prodotti non destinati alla vendita. La posizione di Murciano, divenuto noto per i toni irriverenti e le vendite a ritmo di video virali, è al vaglio degli inquirenti. L’ipotesi di reato contestata è ricettazione.
L’ennesima granza giudiziaria per il quarantenne pontino che, peraltro, è ancora alla sbarra in un vecchio processo con personaggi dalla “mala” pontina del calibro di Ermano “Topolino” D’Arienzo e Gianluca Ciprian.
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