MERCATO DI GAETA, PROTESTE DEGLI OPERATORI E L’ASSESSORE SBOTTA

L'assessore Magliozzi con gli operatori del mercato
L'assessore Magliozzi con gli operatori del mercato (foto da video Aig Gaeta)

Mercato di Gaeta, Salone: dopo le offese e le minacce di denuncia dell’Assessore al Commercio del Comune agli operatori in ginocchio, Magliozzi dovrebbe dimettersi oltreché vergognarsi

Il candidato sindaco di “Transizione Popolare per Gaeta” alle elezioni amministrative del prossimo anno Antonio Salone e l’ideatore del suo progetto politico Luigi Zazzaro denunciano le offese e le minacce di denuncia in qualità di poliziotto dell’assessore Magliozzi ai commercianti della città.

Quella andata in scena stamattina a Gaeta – denunciano i due ex assessori – è la rappresentazione plastica della peggiore amministrazione e della politica più brutale possibile che la città abbia mai visto. L’arroganza al potere, l’incompetenza amministrativa che diventa modello di imposizione per ammazzare il dissenso, l’uso bieco e volgare di incarichi istituzionali utilizzati più che al servizio dei cittadini come strumento di sottomissione agli interessi particolari. Uno scenario desolante che arriva al culmine di un decennio di potere incontrastato e incontrollato. Una immagine indecente nella quale si è risvegliata la città ormai abbandonata a sè stessa, mentre i governanti divenuti come latifondisti coi valvassini perseguono solo le loro oscure e inquietanti vicende personali

Nel momento forse peggiore per questo Paese – proseguono -, ormai quasi completamente nel baratro della disperazione economica e della depressione morale, questi incapaci, ormai rappresentanti solo di loro stessi alla guida del Comune, hanno completamente abbandonato un intero settore produttivo della città, gli operatori del mercato e le loro centinaia di famiglie lasciate nella disperazione. Trattati come le bestie, senza servizi igienici, stalli adeguati alle postazioni e nemmeno qualche fontana, in un’area abbandonata al degrado, peraltro in tempo di Covid, hanno imposto un cantiere e cercato di mettere una toppa, presentando l’Avir come prossima area del mercato. Siamo curiosi di vedere in che condizioni. Certo nel gestire la vicenda della cessione dell’area alla Cavour Immobiliare e ora con i lavori per i parcheggi sono stati tutti super attenti e veloci. Speriamo che la Guardia di Finanza verifichi che lo siano stati sufficientemente.

Certo le immagini più avvilenti e indecenti questa mattina le ha offerte proprio l’assessore che si occupa delle attività produttive, Massimo Magliozzi. Intervenuto nel mezzo della protesta di operatori disperati e in ginocchio, sull’orlo di una crisi di nervi, rivolgendosi a loro non ha saputo fare meglio di dirgli, in rapida serie: “Ma che cazzo state dicendo?”, poi rivolgendosi ad uno in particolare affermava: “Dici solo cazzate”, ma l’apice dello scandalo e per cui mi vergogno io per lui, è stato quando è arrivato ad affermare: “Io vi denuncio, lo faccio nella vita, faccio prendere le targhe di tutti i vostri camion”. Col tono minaccioso tipico di chi vuole sventolare in faccia ai propri interlocutori la divisa che indossa per lavoro utilizzandola come una clava in procinto di colpire qualsivoglia dissenso, e così svilendo non solo il valore stesso della divisa che indossa, ma facendo di più, calpestando cioè la disperazione di persone in difficoltà che cercano un interlocutore istituzionale serio, trovandosi peraltro in una situazione peggiorata da un provvedimento calato dall’alto, a beneficio di un cantiere appena aperto, ma il cui provvedimento non è mai stato né concertato nè tanto meno comunicato ai diretti interessati.

Insomma una scena a dir poco agghiacciante – denunciano Salone e Zazzaro -, sulla quale ha tentato maldestramente pochi minuti dopo di mettere una toppa il sindaco Mitrano, in diretta web, nella consueta finestra di “regime” mattutina, pagata coi soldi del Comune per fare monologhi senza domande né contraddittorio. “Un’errore di comunicazione”, lo ha definito, come se nel caos che domina le nostre vite, un errore di comunicazione sia un fatto di poco conto. Si è fatto trovare con tre o quattro di quegli operatori imbestialiti seduti al tavolo, apparentemente ammansiti e di fatto silenti, per offrire una parvenza di calma ritrovata. Alla faccia della comunicazione, e pensare che ha come assessore uno che si rivolge a operatori commerciali e cittadini, in diritto di protestare peraltro pacificamente, dicendogli “dite cazzate” e “vi denuncio tutti perché faccio il poliziotto” e ora ci viene a offrire tarallucci e vino.

Siete la più grande sciagura che da anni e soprattutto in questo momento – concludono -, dove erano fondamentali calma e capacità istituzionali e amministrative, sia capitata a questa città. Liberateci dalla vostra inadeguatezza, andatevene a casa, ma soprattutto abbiate rispetto dei cittadini, della gente che soffre, dei padri di famiglia che sono disperati. E infine parlateci della stazione, e dite la verità su quello che stavate pensando di combinarci, perché tanto noi ci arriveremo ugualmente!“.

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