MEDICO RADIATO ACCUSATO DI AVER PALPEGGIATO RAGAZZINE SULL’AUTOBUS: SI RIPARTE DAL RITO ABBREVIATO

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Accusato di una tripla violenza sessuale su minorenni, il processo a Latina, dopo anni, deve ricominciare daccapo

Sarà giudicato con il rito abbreviato il 69enne pontino, Giancarlo Di Fonzo, accusato di una tripla violenza sessuale nei confronti di tre ragazze minorenni e di aver esercitato la professione di medico in maniera abusiva.

A stabilire che il processo, dopo cinque anni, è dovuto tornare alla casella del giudice per l’udienza preliminare, era stato, a maggio 2024, il II collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal giudice Francesca Coculo. Il Tribunale aveva, infatti, accolto l’eccezione formulata dall’avvocato Daniela Fiore che difende il 69enne Di Fonzo.

L’uomo, all’epoca dei fatti contestati avvenuti tra il 2019 e il 2020, era già stato radiato dall’ordine dei medici per vicende analoghe, ossia per aver importunato alcuni pazienti. Ecco perché tra i capi d’imputazioni contestati c’è anche quello dell’esercizio abusivo della professione.

Il 69enne è accusato di aver compiuto atti di natura sessuale nei confronti di una ragazza di 17 anni a Latina, di una ragazzina di 15 anni a Lenola (nel 2020) e, infine, di una minorenne di 16 anni sempre nel capoluogo di provincia. I palpeggiamenti ai danni delle tre minori sarebbero avvenuti all’interno di autobus del trasporto pubblico. L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe simulato di essere un medico per giustificare i predetti palpeggiamenti a gambe e cosce delle ragazze.

Ad ogni modo, il processo che era ad un passo dalla conclusione, poiché le parti avrebbero dovuto discutere, era stato praticamente annullato in quanto, come rilevato dall’avvocato Fiore, in sede di udienza preliminare il giudice del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, non dispose la traduzione dell’imputato. All’epoca, infatti, Di Fonzo era ristretto ai domiciliari all’interno di una Rems, vale a dire le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza previste dalla legge per accogliere le persone affette da disturbi mentali.

Di Fonzo, legittimamente, fece richiesta di essere presente in udienza preliminare, ma il giudice per l’udienza preliminare Cario non dispose la sua traduzione in Tribunale, ledendo un suo diritto. Ecco perché il II collegio del Tribunale di Latina non aveva potuto far altro che rinviare gli atti all’ufficio Gip-Gup da cui il procedimento penale è ripartito davanti al giudice per l’udienza preliminare, Barbara Cortegiano.

Nel processo ordinario, erano costituite parti civile due delle tre ragazze vittime degli abusi sessuali dell’ex medico. Al momento, nel rito abbreviato che si dovrà discutere prossimamente, è rimasta un’unica parte civile, mentre per l’imputato è stata dichiarata la semi infermità mentale.

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