MEDICO RADIATO ACCUSATO DI AVER PALPEGGIATO RAGAZZINE SULL’AUTOBUS: DOPO ANNI, IL PROCESSO RIPARTE DA ZERO

Accusato di una tripla violenza sessuale su minorenni, il processo a Latina, dopo anni, deve ricominciare daccapo

A stabilire che il processo, dopo cinque anni, dovrà tornare alla casella del giudice per l’udienza preliminare, è il II collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal giudice Francesca Coculo. Il Tribunale ha, infatti, accolto l’eccezione formulata dall’avvocato Daniela Fiore che difende il 68enne pontino, Giancarlo Di Fonzo, accusato di una tripla violenza sessuale nei confronti di tre ragazze minorenni e di aver esercitato la professione di medico in maniera abusiva.

L’uomo, all’epoca dei fatti contestati avvenuti tra il 2019 e il 2020, era già stato radiato dall’ordine dei medici per vicende analoghe, ossia per aver importunato alcuni pazienti. Ecco perché tra i capi d’imputazioni contestati c’è anche quello dell’esercizio abusivo della professione.

Il 68enne è accusato di aver compiuto atti di natura sessuale nei confronti di una ragazza di 17 anni a Latina, di una ragazzina di 15 anni a Lenola (nel 2020) e, infine, di una minorenne di 16 anni sempre nel capoluogo di provincia.

I palpeggiamenti ai danni delle tre minori sarebbero avvenuti all’interno di autobus del trasporto pubblico. L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe simulato di essere un medico per giustificare i predetti palpeggiamenti a gambe e cosce delle ragazze.

Ad ogni modo, il processo che era ad un passo dalla conclusione, poiché oggi le parti avrebbero dovuto discutere, è stato praticamente annullato in quanto, come rilevato dall’avvocato Fiore, in sede di udienza preliminare il giudice del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, non dispose la traduzione dell’imputato. All’epoca, infatti, Di Fonzo era ristretto ai domiciliari all’interno di una Rems, vale a dire le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza previste dalla legge per accogliere le persone affette da disturbi mentali.

Di Fonzo, legittimamente, fece richiesta di essere presente in udienza preliminare, ma il giudice per l’udienza preliminare Cario non dispose la sua traduzione in Tribunale, ledendo un suo diritto. Ecco perché il II collegio del Tribunale di Latina non ha potuto far altro che rinviare gli atti all’ufficio Gip-Gup da cui il procedimento penale ripartirà.

Nel processo odierno, erano costituite parti civile due delle tre ragazze vittime degli abusi sessuali dell’ex medico.

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