“Inaccettabile aggredire chi salva vite. Garantire sicurezza a medici e operatori dell’emergenza è una priorità”
“L’aggressione avvenuta a Terracina ai danni di un medico del 118 è un fatto grave, che condanno con fermezza. Non possiamo più tollerare episodi di violenza contro chi ogni giorno è in prima linea per salvare vite. Questi atti vigliacchi mettono a rischio non solo l’incolumità dei professionisti, ma anche il funzionamento dell’intero sistema dell’emergenza-urgenza.
La Regione Lazio, grazie al lavoro del governo guidato da Francesco Rocca, sta investendo risorse e attenzione proprio sul tema della sicurezza nei pronto soccorso e sui mezzi di soccorso. Sono già attivi protocolli e progetti pilota per tutelare gli operatori sanitari, inclusa la videosorveglianza e la presenza delle forze dell’ordine nei presidi più esposti. Ma è chiaro che serve una presa di coscienza collettiva: chi aggredisce un medico o un infermiere aggredisce lo Stato.
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Garantire sicurezza nei luoghi di cura è anche una questione strategica: la crescente percezione di insicurezza scoraggia troppi giovani medici dal scegliere specializzazioni fondamentali per il nostro Servizio Sanitario Regionale, come medicina d’urgenza e pronto soccorso. Non possiamo permettercelo.
Fratelli d’Italia continuerà a sostenere ogni iniziativa che rafforzi la tutela degli operatori sanitari. Chi indossa un camice per aiutare gli altri merita rispetto, protezione e riconoscimento”.
Così, in una nota, il senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini.
“Esprimo la mia vicinanza e i migliori auguri di pronta e completa guarigione al medico del 118 aggredito a Terracina. L’episodio di violenza lascia sconcertati e basiti. Questa triste vicenda incute un senso profondo di smarrimento a fronte dell’impegno profuso ogni giorno dai professionisti sanitari per la tutela della salute della collettività. Non c’è ragione che tenga, la forza a noi non piace e non va presa in considerazione. Sono vicino a tutti quei medici, infermieri e operatori sanitari vittime di aggressioni o che comunque quotidianamente devono convivere con il rischio di potenziali violenze sul luogo di lavoro e non solo.
Da componente della commissione Sanità non posso che constatare con preoccupazione come da troppo tempo si assiste quasi impotenti al fenomeno dilagante della violenza nelle strutture sanitarie. Bisogna dare priorità al problema della sicurezza dei sanitari, medici o infermieri, professionali o volontari, nonché dei mezzi di soccorso. In tal senso la prima considerazione da fare è inerente alla necessità di potenziare la rete assistenziale ancora debole sul territorio regionale. Occorre lavorare per promuovere un cambiamento culturale che permetta di riscoprire l’alleanza tra medico e paziente. Dunque non basta prendere atto delle violenze ma è nostro dovere trovare soluzioni, davanti ad un fenomeno sempre più diffuso nella nostra regione”.
Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI, presidente della commissione Sviluppo economico e componente della commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio.
“Desidero esprimere la mia più profonda solidarietà al dott. Vincenzo Di Girolamo, stimato medico ed ex assessore comunale di Terracina, vittima di un vile e ingiustificabile atto di violenza mentre era impegnato nel proprio lavoro al servizio della comunità.
Ho avuto modo di conoscerlo e apprezzarne le doti umane e professionali nell’ambito della conferenza dei Sindaci sulla sanità alla quale ha partecipato come delegato di Terracina, dove ha sempre dimostrato senso del dovere, competenza e spirito di collaborazione. Quanto accaduto è un gesto grave e intollerabile, che colpisce non solo la persona, ma anche il ruolo prezioso e delicato che ogni operatore sanitario svolge quotidianamente con dedizione e spirito di sacrificio.
È inaccettabile che chi lavora per la salute e il benessere della collettività possa subire aggressioni fisiche o verbali. Dobbiamo riaffermare con forza il principio del rispetto per chi si prende cura degli altri, spesso in condizioni difficili e con grande abnegazione.
A nome dell’amministrazione comunale che rappresento, rivolgo al dott. Di Girolamo la nostra vicinanza e il più sentito augurio di una pronta e completa guarigione, con l’auspicio che episodi del genere non debbano più ripetersi”.
Così, in una nota, il sindaco di Latina, Matilde Celentano.