MAZZETTE SU APPALTI AREONAUTICA MILITARE: CORTE DE CONTI CONDANNA UFFICIALE DI TERRACINA

Corte dei Conti

Dopo la condanna penale in primo grado per le gare d’appalto all’Aeronautica Militare, arriva quella contabile per l’ufficiale superiore di Terracina

La Corte dei Conti ha condannato il tenente colonnello Giampiero Malzone a risarcire oltre 400mila euro per i fatti a lui contestati quando si trovava in servizio presso l’Ufficio Infrastrutture ed impianti del 2° Reparto Genio Aeronautica militare di Ciampino.

Nel 2018, il Tribunale di Velletri, in base all’inchiesta coordinata dal Procuratore Capo di Velletri Francesco Prete e dal sostituto Procuratore Carlo Morra, rifilò in totale oltre 22 anni nel processo di primo grado ai sei imputati dell’inchiesta sulle tangenti negli appalti milionari per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici dell’aeronautica militare nelle province di Roma e Latina.

Gravi gli episodi contestati: un’associazione per delinquere composta da militari, dipendenti civili del ministero della Difesa e imprenditori accusati a vario titolo di turbativa d’asta, falso materiale, introduzione clandestina in luoghi militari e corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio.

Le condanne più alte furono proprio per Malzone e l’imprenditore di Avezzano Giovani Sabetti a sette anni e tre mesi di reclusione. Le altre condanne furono a un anno e otto mesi al dipendente civile del ministero della Difesa Stefano Pasqualini, quattro anni e otto mesi per Angelica Ruscior compagna del dipendente civile del Ministero della Difesa in servizio a Ciampino Fabrizio Ciferri, un anno con pena sospesa e la non menzione all’imprenditore Antonio Santilli e un anno con pena sospesa e la non menzione all’altro imprenditore Giovanni Passarelli.

Sabetti, Malzone e Ruscior furono interdetti in perpetuo dai pubblici uffici. E per Malzone fu dichiarato estinto il rapporto con il ministero della Difesa.
L’ufficiale ha fatto ricorso in Appello.

Il valore degli appalti contestati nei vari episodi dell’inchiesta ammonta a circa nove milioni di euro, assegnati a varie società riconducibili a Giovanni Sabetti che aveva il ruolo di intermediario e “promotore dell’organizzazione”.

L’inchiesta partita da quella di Napoli sulla Cpl Concordia si concentrava su alcuni episodi in in cui Ciferri, insieme a Pasqualini e con l’aiuto della compagna Ruscior, proprio su indicazione del tenente colonnello Malzone, sarebbero entrati negli uffici del secondo reparto Lavori Genio dell’Aeronautica militare di Ciampino per truccare le offerte delle imprese partecipanti garantendo l’aggiudicazione a società colluse che versavano in cambio tangenti del 5 e 10% del valore degli appalti.

Articolo precedente

LAZIO, VACCINO ANTINFLUENZALE INTROVABILE. REGIONE: “RICHIESTE SUPERIORI ALLA DISPONIBILITÀ”

Articolo successivo

DISSALATORE A PONZA: VIA LIBERA DEL TAR, BOCCIATO RICORSO DEL COMUNE

Ultime da Giudiziaria