MAXI FRODE FISCALE: COINVOLTI PROFESSIONISTI E IMPRENDITORI PONTINI E DEL SUD PONTINO

Una maxi frode fiscale finisce al centro di un’inchiesta della guardia di finanza coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Sono 42 gli indagati, tra imprenditori e professionisti, nel complesso. Per 38 il gip Daniela Vecchiarelli ha disposto il sequestro di beni per 14 milioni 77mila euro.

Secondo l’accusa, un gruppo di imprenditori e consulenti fiscali avrebbe creato e utilizzato crediti fiscali (Ires, Irap e Iva) del tutto falsi. Questi crediti “fantasma”, inseriti nelle dichiarazioni dei redditi, sarebbero poi stati usati per compensare – cioè per non pagare – le tasse e i contributi dovuti allo Stato, sfruttando il sistema telematico dell’Agenzia delle Entrate (Entratel). In pratica, si cancellavano i debiti con lo Stato usando sconti inesistenti.

Il Gip Daniela Vecchiarelli ha disposto sequestri per un valore di 7.590.380,04 euro, somma pari al presunto profitto illecito. In particolare, sono stati colpiti due sequestri a carico del consulente Giuseppe Landa, di Mondragone: oltre 72.500 euro, come compensi per i suoi “visti di conformità”, e altri 53.750 euro come “prezzo del reato” per aver ceduto le sue credenziali di accesso al sistema Entratel.

Nel registro degli indagati sono finiti i seguenti: Giuseppe Landa, 60enne di Mondragone; Agostino Napolitano, 62enne di Mondragone; Nicola Minieri, 55enne di Minturno; Francesco Brocco, 72enne di Formia; Pasquale Toscano, 59enne di Minturno; Antonio Forte, 83enne di Minturno; Vincenzo Di Santo, 70enne di Santi Cosma e Damiano; Gianluca Aceto, 50enne di Sermoneta; Pietro Guardabascio, 61enne di Formia; Serafina Formisano, 43enne di Melito; Ivano Motta, 54enne di Colleferro (Roma); Giacomo Bevilacqua, 60enne di Minturno; Giuliano Tudino, 38enne di Cassino; Stefano Quattrociocchi, 61enne di San Cesario; Emilio Nucci, 51enne di Fiuggi; Angelo Passeri, 60enne di Latina; Francesco Viglianti, 62enne di Latina; Luciano Ferrari, 73enne di Latina; Maurizio Ciotoli, 68enne di Gallinaro; Nela Lacamiora Toader, 55enne rumena allo stato irreperibile; Assunta Magnetti, 51enne di Napoli; Vincenzo Zito, 59enne di Palermo; Loredana Coppo, 72enne di Roma; Filippo Bruno, 72enne di Cori; Bruno Bartolo, di Roma; Giuseppe Giuliano Massimo, 68enne residente in provincia di Campobasso; Alessandro Franceschetti, 35enne di Cattolica; Antonio Ainis, 69enne di Napoli; Simone Aversa, 69enne di Valsamoggia; Francesco Iacobucci, 76enne di Pomezia; Mario Imperatore Antonucci, 53enne di Giulianova; Fabio Barbini, 46enne di Zagarolo; Daniele Pincolini, 59enne di Fontanellato; Otello Nardone, 72enne di Gallinaro; Gianluca Antonio Nardone, 47enne di Gallinaro; Maurizio C., 46enne della provincia di Frosinone; Claudio Brogna, 74enne di Ciampino; Domenico Matino, 55enne di Esperia; Maryan Karami, marocchina residente a Minturno; Michele Fortunato, 67enne di Castrocielo.

Secondo quanto emerge dagli atti dell’inchiesta, il mondragonese Landa, nella sua qualità di consulente fiscale per diverse imprese coinvolte, avrebbe utilizzato crediti d’imposta inesistenti in compensazione di debiti fiscali attraverso l’invio degli F24 al sistema Entratel. Nel sistema sarebbe coinvolto anche il commercialista Napolitano.

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